Reggio, sicurezza in centro: botta e risposta tra Fratelli d’Italia e Azione

polizia centro storico Reggio

Scrive in una nota il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia a Reggio Emilia, Alessandro Aragona: “La cronaca di questi giorni ci racconta ancora una volta di una situazione totalmente fuori controllo, ormai non solo piu nei quartieri “caldi” come la zona Stazione, ma anche in centro storico, dove la delinquenza comune, spesso composta da clandestini recidivi per vari reati, non esita ad agire in pieno giorno prendendo di mira donne ed anziani e lo stesso personale di polizia.

Si aggiungano a ciò i numerosi tentativi di furti nelle case e nelle attività commerciali, con residenti ormai esausti per una situazione diventata insostenibile. Per questo urge al più presto l’introduzione di presidi fissi di polizia locale a presidio del territorio nei punti più critici della città, cosa che peraltro accade già in occasione di ampliamento delle aree pedonali, concerti o altre manifestazioni di altra natura dove viene dislocata in forze.

La polizia peraltro dovrebbe essere dotata di adeguato equipaggiamento, tra cui il Taser a tutti gli operatori in servizio anche a tutela della propria incolumità, come altrettanto utile a questo fine sarebbe lo strumento del Bodycam per documentare gli accadimenti. Troppo spesso infatti accade che i difensori della legge debbano piu preoccuparsi delle conseguenze derivanti dal fare il proprio dovere che non assicurare i delinquenti alla giustizia”.

Immediata la replica di Claudio Bigi, responsabile Enti locali di Azione Reggio, per il quale la proposta di Fratelli d’Italia è “troppo semplice o semplicistica”. “Con un intervento su 24 Emilia il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia per arginare il problema della sicurezza propone la creazione di “presidi fissi” di polizia locale in vari punti della città – scrive Bigi – Ci rimane il dubbio se Aragona intenda anche completare la proposta rendendo pubblica una mappa nella quale vengono indicati in modo preciso i luoghi in cui questi presidi fissi dovrebbero essere collocati, in modo da fornire precise indicazioni ai malfattori su dove non devono andare ad “operare”. Peraltro non è chiaro poi se questi presidi fissi consistano in manufatti in cemento, a mo’ di garitta militare, con tanto di vigile munito di taser, ovvero si intenda una semplice presenza fisica, con il cambio della guardia.

“In pratica ci chiediamo se ad Aragona non sia venuto il sospetto che la sua proposta sia troppo semplice o semplicistica – conclude Bigi – Noi invece riteniamo che il problema della sicurezza sia un problema molto importante e che non meriti di essere affrontato in modo superficiale e avventato, al solo scopo di raccogliere consensi cercando di identificare la propria parte politica con la garanzia della sicurezza per i cittadini. Il degrado e la micro criminalità si può pensare di combatterli solo attraverso un lungo percorso di sistemazione urbanistica di certi quartieri, un coordinamento tra le forze dell’ordine e le Autorità Amministrative, un progetto di recupero scolastico e culturale e di integrazione nel mondo del lavoro di coloro che vivono ai margini della comunità, ecc. Insomma tutto quello che l’attuale destra populista non è in grado di fare”.



C'è 1 Commento

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  1. claudio bigi

    Proposta fatta solo per “apparire” e abbinare la destra al tema della sicurezza che è sicuramente un problema importante, tale da non meritare proposte superficiali e avventate.
    In effetti il Sig. Aragona non ha chiarito se intende anche documentare i “presidi fissi” in una mappa della città, in modo da dare indicazioni precise ai malfattori sulle zone in cui non devono “operare”….


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