Reggio. Sicrea, lavoratori: ancora un disastro. Conad salvi il cantiere di via Luxemburg

Lo striscione appeso dai lavoratori del cantiere di via Luxemburg

La crisi mondiale generata dalla diffusione del virus Covid-19 è considerata da molti anche più grave di quella del 2008. I recenti provvedimenti del Governo Conte per la tenuta del sistema Italia stanno cercando di arginare il disastro economico e sociale che avrà fortissime e durature ripercussioni su tutto il Paese.
A Reggio Emilia, la chiamata del Vescovo Camisasca all’unità di tutti i livelli istituzionali per costruire opportunità di lavoro e non assistenzialismo ha ottenuto la pronta risposta dei principali attori della città e ha innescato una sottile speranza anche tra i lavoratori di settori, come quello delle costruzioni, che già da anni stanno scontando uno stato di crisi molto grave.

Settore che a Reggio Emilia, più che in altre province, ha risentito della chiusura, una dopo l’altra, delle principali cooperative di costruzione, di cui la società per azioni Sicrea era rimasta l’ultimo baluardo di un sistema sostenuto anche da tante piccole aziende fornitrici che ci hanno creduto e hanno lavorato con impegno, mettendo a disposizione competenze e professionalità.

La scelta necessaria degli azionisti di mettere in liquidazione volontaria Sicrea, a causa di una situazione economica e finanziaria non più sostenibile, sta generando un effetto domino devastante non solo per le 225 persone che hanno perduto il posto di lavoro, ma anche per le tante piccole imprese fornitrici che si vedono interrotte attività su cui costruiscono fatturato, utili e posti di lavoro.

Quantificare il danno di questa ulteriore perdita del mondo imprenditoriale reggiano è prematuro, ma sarà sempre troppo tardi se i principali attori del territorio non saranno in grado di rimanere uniti per mettere in campo risorse ed energie volte ad arginare le gravi conseguenze economiche e sociali che a cascata si stanno abbattendo su migliaia di famiglie del territorio.
L’appello del Vescovo Camisasca è frutto di una visione intelligente e lungimirante, una chiamata al senso di responsabilità e alle coscienze di tutti, alla quale non si può rimanere indifferenti.

A pochi giorni dall’appello del Vescovo, arriva un altro appello, questa volta indirizzato al senso di responsabilità e alla coscienza del Gruppo Conad, così come a tutti i protagonisti della Comunità reggiana, di fare la propria parte per arginare il disastro economico e sociale derivante dalla chiusura di Sicrea, per il quale lo sterile esercizio di attribuzione di colpe e responsabilità a cui oggi assistiamo non salverà le centinaia di lavoratori e di piccoli imprenditori dalle difficoltà causate dai mancati introiti di mesi di lavoro nei cantieri.

Questo è il tempo della responsabilità e della solidarietà. I reggiani sono persone concrete e grandi lavoratori. Non mancano risorse e competenze. Dobbiamo solo stare uniti e fare ognuno la propria parte.