La polizia di Reggio ha arrestato un ragazzo napoletano di 20 anni che, fingendosi un carabiniere e utilizzando l’ormai nota truffa del finto incidente stradale, era riuscito a raggirare una coppia di anziani reggiani facendosi consegnare 750 euro in contanti e oggetti in oro per un valore complessivo di 18.000 euro.
Il giovane, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti per reati contro il patrimonio e per truffa, è stato bloccato dal tempestivo intervento della squadra volanti della polizia ed è finito in manette. Ai poliziotti ha ammesso di essere arrivato a Reggio in auto da Napoli, una “trasferta” organizzata proprio per mettere a segno il colpo, con la regia di un complice appartenente a un’organizzazione criminale specializzata in questa tipologia di truffe.
Il complice, dalla Campania, intorno all’ora di pranzo di mercoledì 7 maggio ha telefonato alla vittima, un uomo di 85 anni, sostenendo di essere un maresciallo dei carabinieri e comunicandogli che la figlia era stata coinvolta in un incidente stradale e che era stata portata all’ospedale – raccomandandosi poi di non chiamarla (“è senza telefono”) e non di recarsi di persona all’ospedale. Il truffatore, a quel punto, ha annunciato che “un collega” si sarebbe presentato a casa della moglie per prelevare i soldi necessari per pagare le spese legali della figlia e i risarcimenti alle altre persone coinvolte nell’incidente.
L’anziano però, preoccupato per le sorti della figlia, non ha ascoltato la raccomandazione del sedicente maresciallo e si è precipitato all’arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio: una volta lì, si è diretto al posto di polizia e ha raccontato quello che era appena accaduto. L’agente, intuendo subito lo schema della possibile truffa, ha inviato una volante a casa dell’uomo.
I poliziotti, giunti sul posto, hanno notato davanti al portone d’ingresso dell’abitazione un ragazzo che usciva di corsa. Insospettiti dalla circostanza, lo hanno fermato e lo hanno perquisito, trovandolo in possesso di soldi, braccialetti e orecchini d’oro in una scatola di cartone che gli era appena stata consegnata dall’anziana vittima. A quel punto il ventenne è stato arrestato con l’accusa di truffa aggravata, mentre la refurtiva è stata riconsegnata ai legittimi proprietari.
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