Reggio. Non autosufficienza, Tagliavini (Spi-Cgil): subito una legge nazionale

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Lo SPI CGIL, assieme ai sindacati dei pensionati di CISL e UIL, ha avviato in Emilia Romagna una campagna specifica per riaffermare la necessità di una legge nazionale sulla NON AUTOSUFFICIENZA DEGLI ANZIANI.

“Il fenomeno della Non Autosufficienza – dichiara River Tagliavini, della segreteria provinciale dello SPI CGIL, responsabile delle politiche del welfare – è sempre più diffuso e aumenta di pari passo con l’invecchiamento della popolazione, mentre il Paese evidenzia un forte squilibrio territoriale nella presenza di servizi dedicati e, anche dove questi ci sono, sono del tutto insufficienti per affrontare i crescenti bisogni che ne derivano.
Contrariamente a quanto avviene negli altri grandi Paesi Europei, ancora oggi, in Italia, il sistema dell’assistenza pubblica in questo campo, è prevalentemente basato su alcuni sussidi – peraltro distribuiti senza tener conto delle condizioni sociali ed economiche dei richiedenti – creando, in tal modo, ulteriori diseguaglianze”.

Da molti anni i sindacati dei pensionati segnalano il problema e indicano una soluzione: l’approvazione di una LEGGE NAZIONALE SULLA NON AUTOSUFFICIENZA che definisca, in modo prescrittivo, i livelli di assistenza da garantire universalmente e che preveda un finanziamento certo per questo scopo. Purtroppo dobbiamo invece constatare che anche con la Legge di Bilancio dello Stato 2021 non ci si è posti questo obiettivo – nonostante la pandemia che stiamo vivendo abbia ulteriormente e drammaticamente evidenziato quanto questo fosse fondamentale e urgente.

A sostegno della nostra richiesta abbiamo iniziato una diffusa azione di sensibilizzazione dell’opinione pubblica attraverso TV e giornali e chiamato forze politiche e istituzioni a fare la loro parte: abbiamo incontrato parlamentari e consiglieri regionali, scritto ai prefetti e inoltre abbiamo inviato una lettera a tutti i sindaci dei nostri Comuni, chiedendo il loro sostegno con ordine del giorno dei consigli comunali, comunicati o altro.

Deve esse chiaro a tutti che questa non è una battaglia che riguarda solo gli anziani. Il carico dell’assistenza agli oltre 3 milioni di anziani non autosufficienti censiti nel nostro Paese grava, in gran parte, sulle spalle delle famiglie spesso sole e impreparate ad affrontare i problemi che sorgono.

Vi sono almeno tre disegni di legge depositati in Parlamento, si proceda alla discussione e si arrivi finalmente all’approvazione della legge. La dignità e la tutela delle persone più fragili è un tema che definisce il livello stesso di civiltà di un’intera comunità. Basta rinvii, non possiamo più aspettare.”