Reggio. “Noi contro le mafie”, dibattito in Confcooperative a 40 anni dalle stragi di Palermo

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Si concluderà lunedì 23 maggio nella sala convegni di Confcooperative la sezione “educational” di “Noi “Contro le Mafie”, il progetto promosso dalla Provincia di Reggio Emilia in collaborazione con diverse realtà istituzionali e imprenditoriali reggiane.

L’evento di lunedì (“Maggio 1992-maggio 2022: a trent’anni dalle stragi di Palermo noi, studenti e cittadini reggiani, ne parliamo”) è il dodicesimo incontro riservato alle scuole reggiane, che nell’arco di tre mesi si sono confrontate, in diverse aree della provincia, sulle insidie che gravano su tanti ambiti di vita e lavoro esposti alle infiltrazioni malavitose, con particolari approfondimenti sull’impegno che sono chiamate ad esercitare le realtà istituzionali, le espressioni organizzate della società civile e i cittadini per contrastare questi fenomeni.

L’incontro in programma in Confcooperative avrà come protagonisti l’on Piero Aiello, parlamentare e testimone di giustizia e il prof. Antonio Nicaso, storico delle mafie, e nasce dalla collaborazione tra Provincia di Reggio Emilia, Confcooperative, il Consorzio sociale Oscar Romero, la cooperativa sociale L’Ovile, la Regione Emilia-Romagna e Caracò educational.

I lavori, alle 10,30, saranno aperti da Ilenia Malavasi, vicepresidente della Provincia, e Valerio Maramotti, presidente del Consorzio Oscar Romero e della cooperativa l’Ovile.

“Il Consorzio Romero – sottolinea Maramotti – è stato tra i promotori, più di dieci anni fa, del progetto “Noicontrolemafie”, al quale la Provincia di Reggio Emilia ha saputo dare continuità, arricchendolo di opportunità di ascolto e di riflessione che coinvolgono migliaia di studenti reggiani in un percorso di educazione alla legalità che trova continuità grazie all’impegno degli Istituti scolastici del nostro territorio”.

“Crediamo sia fondamentale – conclude Maramotti – proseguire su questa strada di analisi dei fenomeni, ma anche di mobilitazione attiva di tutti i soggetti che hanno a cuore uno sviluppo del territorio fondato sulla legalità, perché i fatti dimostrano che non esistono zone esenti da rischi di infiltrazioni. Per questo, a maggior ragione, è importante sottolineare che anche in questa undicesima edizione è molto ampia la partecipazione dei Comuni reggiani, scuole, realtà educative, cooperative sociali e imprese di varia natura”.