La fragile “tregua” in zona stazione a Reggio, nonostante l’arrivo dell’Esercito, è durata soltanto pochi giorni. Nel primo pomeriggio di sabato 26 aprile, poco dopo le 15.30, si è scatenato un parapiglia davanti alla stazione ferroviaria storica, in piazzale Marconi: a farne le spese è stato un ragazzo egiziano di 26 anni, che è stato ferito al volto con una bottiglia rotta.
La vittima, viste le gravi ferite riportate nell’aggressione, è stata immediatamente trasportata all’arcispedale Santa Maria Nuova, dove è stata sottoposta a un intervento chirurgico. Le sue condizioni restano sotto osservazione.
Secondo la prima ricostruzione di quanto accaduto, l’aggressore – in stato fortemente alterato, probabilmente a causa dell’abuso di sostanze stupefacenti o bevande alcoliche – ha prima fermato un furgone su viale IV Novembre, ingaggiando una colluttazione con il conducente. Poco dopo, invece, si è avvicinato a un gruppo di persone ferme davanti all’ingresso della stazione ferroviaria, minacciando tutti i presenti; poi, improvvisamente, ha brandito un coccio di vetro e ha aggredito il ventiseienne, sfregiandolo al volto.
Le indagini, ancora in corso, sono affidate ai carabinieri del nucleo radiomobile del comando provinciale di Reggio.
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Difficile sopportare che il sabato pomeriggio nella piazza della stazione ci sia un soggetto, chiaramente alterato, che per alcuni minuti minaccia e aggredisce senza che nessuno intervenga.
Peraltro, sarà un dettaglio, era pure il sabato di fotografia europea con gente che arrivava da fuori città in treno.
Il presidio chi lo deve assicurare?
L’esercito dov’era?
E l’esercito dov’era?
probabilmente non lo hanno PERCEPITO (Luca Vecchi docet)