Reggio, il 22 gennaio “Finalmente Domenica” riparte con “Gianni Celati nel corso del tempo”

Gianni Celati foto Luigi Ghirri CP26_1

In questo inizio di 2023 riparte “Finalmente Domenica”, la rassegna culturale a cura della Fondazione I Teatri che ha l’obiettivo di promuovere occasioni di riflessione e confronto per approfondire la conoscenza di personaggi del mondo della scrittura, della filosofia, del teatro e dell’economia.

Domenica 22 gennaio alle 11 al ridotto del teatro municipale Valli di Reggio il primo appuntamento del ciclo è “Gianni Celati nel corso del tempo”, con Marco Belpoliti, Ermanno Cavazzoni, Nunzia Palmieri e Jean Talon Sampieri, coordinati da Gino Ruozzi. L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

L’incontro è in collaborazione con il Comune di Reggio e la biblioteca Panizzi, che custodisce un prezioso fondo con materiali riconducibili agli interessi e all’attività lavorativa di Celati, che è stato uno dei più innovativi e originali scrittori del secondo Novecento. Il rilevante patrimonio documentario è costituito prevalentemente da materiali manoscritti, agende, quaderni, taccuini e, in misura consistente, da dattiloscritti e copie di racconti e saggi pubblicati in riviste; sono inoltre presenti altre tipologie documentarie tra cui cartoline, carteggi privati e alcuni contratti editoriali.

Celati, oltre che a Ferrara (che considerava la sua patria naturale), era infatti molto legato a Reggio, dove veniva spesso a parlare in pubblico e a tenere lezioni (ad esempio all’Università del Progetto), tanto da aver lasciato tutti i suoi libri (pieni di annotazioni) e i suoi manoscritti proprio alla biblioteca Panizzi.

Dal suo esempio, dal suo entusiasmo e dalle sue riflessioni sono poi nati altri autori che nell’insieme e nella diversità hanno creato un nuovo modo di intendere la letteratura.

Nell’incontro “Gianni Celati nel corso del tempo” si parlerà della sua vita piena di fughe e di spatriamenti, dei suoi libri di narrativa (tra i quali si ricordano “La banda dei sospiri”, “Narratori delle pianure” e l’ultimo “Costumi degli italiani”), delle varie forme di scrittura adottate (diaristica, come in “Verso la foce”, di viaggio, come in “Avventure in Africa”, teatrale, come in “Recita dell’attore Vecchiatto nel teatro di Rio Saliceto”), delle straordinarie riflessioni che hanno accompagnato le sue tante traduzioni e che si ritrovano nelle interviste – umorali e al tempo stesso di alto tenore filosofico – che Celati ha rilasciato nel corso della sua vita, che sono state da poco raccolte in un libro (“Il transito mite delle parole”).

L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sui canali Youtube e Facebook della Fondazione I Teatri.



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