Reggio, giovedì 2 ottobre primo appuntamento di “Un salto in via Gioia” all’ex Caffarri

Laboratori FRC ex mangimificio Caffarri – FRC

Giovedì 2 ottobre riparte “Un salto in via Gioia”, il programma di aperture pomeridiane al pubblico (a ingresso gratuito) del centro di ricerca educativa di Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi Ets all’ex mangimificio Caffarri di Reggio, dove ha sede il centro di riciclaggio creativo Remida e dove svolgono le proprie attività Scintillae – Play and learning in the digital age e il dottorato Reggio Childhood Studies.

Fino a maggio, gli appuntamenti sono in programma ogni primo giovedì del mese, dalle ore 16 alle 18, con visite e attività gratuite per bambini e bambini, per le loro famiglie e per tutte le persone interessate. Dopo l’esordio di giovedì 2 ottobre, le date successive sono quelle del 6 novembre e del 4 dicembre di quest’anno; per quanto riguarda il 2026, invece, i giorni da segnare sul calendario sono quelli del 5 febbraio, del 5 marzo, del 9 aprile (unica eccezione alla regola del primo giovedì del mese, per non sovrapporsi alla settimana di Pasqua) e del 7 maggio.

In occasione della Festa dei Nonni, che ricorre proprio nella giornata di giovedì 2 ottobre, nonni e nonne saranno ospiti speciali e graditi del pomeriggio. Per prenotare il posto è necessario iscriversi alla pagina Eventbrite della Fondazione Reggio Children.

L’iniziativa “Un salto in via Gioia” è stata lanciata lo scorso anno per aprire lo spazio educativo dell’ex mangimificio Caffarri – un tempo abbandonato, ma oggi completamente riqualificato – alla città e alle famiglie, offrendo la possibilità di conoscere le realtà e le proposte che lo abitano e di sperimentare varie attività su gioco, materiali e apprendimento.

L’edificio ex Caffarri, situato nel cuore del quartiere Santa Croce di Reggio, è stato la falegnameria delle Officine Reggiane, poi appunto un mangimificio. Dopo i lavori per consentirne il riuso, grazie a un progetto del Comune di Reggio con Stu Reggiane, gli ambienti  – allestiti e organizzati in modo flessibile – sono stati destinati alla Fondazione Reggio Children, che ha trasferito lì una parte della sua ricerca progettuale.

Entrando dalla facciata, dipinta dall’artista inglese David Tremlett, si incontrano uno spazio di accoglienza, un ambiente diviso tra digitale e naturale, una cucina urbana, una sala per conferenze, uno spazio immersivo, una sala studio per i dottorandi e l’esposizione dei materiali per il conferimento e le attività di Remida, tra cui i “Libri Salvati”.



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