Reggio. Fratelli d’Italia: Rossi ignora che il nostro centro è aperto da oltre 2 anni. E la sinistra non ha l’esclusiva sulla disabilità

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In risposta alle dichiarazioni del deputato del Pd Andrea Rossi, gli esprimo gratitudine per avere messo in risalto il Punto di ascolto di FdI, precisando che non si è trattato di una nuova apertura ma di un trasferimento della sede cittadina da Via San Zenone 10 a Via dell’Abbadessa 2/A, trasferimento programmato da prima della caduta del Governo.

Il nostro Punto di ascolto da oltre due anni è attivo e aperto a tutti quei disabili scontenti di certe realtà reggiane.

In questi anni le nostre denunce sono state pubblicate sui quotidiani, online, e fatte materia di interrogazioni comunali, regionali e nazionali. Tutto ciò non è demagogia e non è propaganda politica.

Lo è invece usare la disabilità come se fosse una prerogativa della sinistra, etichettare il volontariato e le associazioni strumentalizzandole, monopolizzandole e asservendole, prendendosi tutti i meriti del loro operato come vanto politico.
Forse l’onorevole Rossi ignora che il nostro Dipartimento è privo di portafoglio, che i responsabili provinciali della Regione Emilia Romagna vivono tutti in prima persona la disabilità e offrono gratuitamente il loro tempo e le loro competenze.

Fra questi, un ex giocatore di football americano che proprio mentre svolgeva attività di volontariato causa un incidente è diventato disabile e per questo è stato nominato Cavaliere della Repubblica, grazie anche alla firma del Presidente Mattarella. Il nostro responsabile nazionale di Dipartimento è il professore Antonio Guidi, primo disabile in Italia eletto al Governo, che vive la sua vita con i disabili e per i disabili e pur essendo attualmente candidato al Senato non ha fatto accenno di propaganda elettorale, offrendo in silenzio e gratuitamente la sua presenza alla inaugurazione della nuova Sede locale del Dipartimento per il quale lavora con grande serietà e competenza.

Le sue provocazioni non ci toccano, non cadremo nei meandri della bassa politica, quella politica che dovrebbe imparare ad accettare le critiche soprattutto quando costruttive, e anche ad ammettere i propri errori.
Invito l’onorevole Rossi presso il nostro punto di ascolto per affrontarci in prima persona, guardandoci negli occhi anche se per esempio io non potrò vederlo, rispondendo ai presenti che testimonieranno storie di abbandono, denunce per discriminazione, di mancata assistenza non solo economica durante il lockdown da parte del Governo che a parte la campagna vaccinale ha fatto ben poco per i disabili.

Per poi invitarlo a darmi il braccio per fare insieme a me una passeggiata per il centro storico dove sarò lieta di presentargli le numerose barriere architettoniche presenti. Partendo dai marciapiedi occupati da tavolini, da biciclette e mono pattini abbandonati ovunque, dai tanti locali commerciali non accessibili, facendo anche un giro per le famose piazze della discordia tra strisce tattili incomplete e non a norma, una vasca posta a livello terra delimitata da un semplice gradino, sugli autobus in cui le costose sintesi vocali sono sistematicamente spente, su alcune attività commerciali di recente apertura in cui i parcheggi invalidi sono stati tutti posti a distanza inaccettabile dagli ingressi per terminare col nuovo fiore all’occhiello del Comune: Corso Umberto I, dove il breve tratto di striscia tattile collocato è nel pieno centro della pista ciclopedonale. Sarà per me un piacere avere la possibilità di fargli toccare con mano ciò per cui noi combattiamo ogni giorno, perché noi non ci limitiamo a parlare della disabilità degli altri ma la viviamo in prima persona pur essendo di un partito di destra, liberi e fieri di esserlo.

(Patrizia Martini, responsabile provinciale e regionale del Dipartimento di Equità Sociale e
Disabilità di Fratelli d’Italia)