A tre mesi dalla sua scomparsa, sabato pomeriggio Reggio Emilia ricorderà uno dei protagonisti del Novecento emiliano, Giannetto Magnanini, scomparso lo scorso gennaio a 95 anni a Martellago di Venezia, dove vive la figlia e dove si era trasferito dopo la morte della moglie. Partigiano, politico, amministratore pubblico, Magnanini fu uno degli artefici, in particolare nel settore dei trasporti, di quel modello emiliano-romagnolo di welfare sviluppatosi a partire dagli anni Sessanta che ancora oggi risulta vincente.
La cerimonia di commemorazione si terrà sabato alle 15.30 nella Sala del Consiglio della Provincia di Reggio Emilia, di cui Magnanini è stato consigliere del Pci dal 1964 al 1970 ricoprendo, dal 6 novembre 1969 sino a fine legislatura, anche la carica di vicepresidente, subentrando a Gianetto Pataccini e rilevandone la delega alla Programmazione provinciale.
Dopo il saluto del consigliere provinciale Nico Giberti, Magnanini sarà ricordato da altri protagonisti di quell’epoca: gli ex parlamentari Antonio Bernardi (ex segretario provinciale del Pci) e Lanfranco Turci (ex presidente della Regione Emilia-Romagna), l’ex assessore provinciale e regionale Ione Bartoli, nonché da Simonetta Gilioli ed Ermete Fiaccadori, presidenti di Istoreco ed Anpi, due associazioni che pure si sono avvalse del suo prezioso contributo. A coordinare i lavori l’amico fraterno Vanni Orlandini, che da assessore provinciale – a metà degli anni Settanta – concluse il lavoro, avviato proprio da Magnanini, che portò alla pubblicizzazione del trasporto su gomma, alla realizzazione dello scalo ferroviario di Dinazzano e all’istituzione dell’Azienda consorziale trasporti (Act), di cui Magnanini fu presidente negli anni Ottanta.
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