È Eduardo Raia, 34 anni, educatore professionale socio-pedagogico, il primo presidente di CoresSai, la nuova realtà (quasi 500 occupati e 17 milioni di euro di fatturato) nata dalla fusione di due storiche cooperative sociali reggiane del sistema Confcooperative Terre d’Emilia: Coress e CoopSai.
Nella nuova struttura sono stati integrati i servizi svolti da diversi decenni dalle due cooperative nell’area dell’assistenza agli anziani, in quella socio-assistenziale (con particolare riferimento alla disabilità), in quella educativa, socio-occupazionale e nell’housing sociale.
“Un patrimonio di esperienze consolidate, di solidità patrimoniale e di importanti collaborazioni con le amministrazioni pubbliche”, ha osservato il neopresidente Raia, “che, proprio grazie a questa fusione, ci consentirà di accrescere gli investimenti in una stagione in cui si stanno moltiplicando le esigenze di cura della persona”.
CoresSai è presente sul territorio provinciale reggiano con 22 strutture: 7 centri diurni e residenziali per disabili (230 persone in carico), 6 residenze per anziani (con 137 ospiti), 6 strutture per le attività socio-occupazionali e l’housing sociale, due centri educativi pomeridiani e un nido d’infanzia.
Proprio questa diffusa presenza territoriale di strutture e servizi, ha sottolineato la vicepresidente Dina Bonicelli, “ci assicura una relazione molto stretta con centinaia di persone e famiglie che sconterebbero ulteriori situazioni di fragilità se venisse a mancare un’indispensabile e stretta relazione con i contesti comunitari in cui vivono”.
A queste strutture, ha spiegato Raia, da 11 anni in Coress e coordinatore del Gruppo giovani imprenditori di Confcooperative Terre d’Emilia e di Confcooperative Emilia-Romagna, “si affianca poi un’ampia rete di servizi domiciliari e territoriali, tanto che nel 2024 abbiamo assicurato sostegno a 2.800 persone proprio attraverso servizi domiciliari che vanno da quelli educativi per persone con disagio psichico, a quelli per i minori con disturbi dello spettro autistico e fragilità intellettive, all’assistenza agli anziani (anche con servizi infermieristici), al sostegno alla genitorialità, al sostegno all’autonomia e all’inclusione sociale e lavorativa, ai laboratori creativi realizzati all’interno di strutture residenziali – quali, ad esempio, la residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems)”.
In prospettiva, ha concluso il presidente di CoresSai, che gestisce strutture per anziani anche nel Mantovano e nel Piacentino, “ci concentreremo proprio sul rafforzamento di questa rete di servizi e strutture di sostegno alle fragilità, di cura della persona e di promozione del benessere, che rappresentano la nostra missione e ci spingono verso relazioni di collaborazione stretta con le amministrazioni pubbliche per rafforzare complessivamente il sistema di welfare nei nostri territori”.







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Custodisco, eredità di mio padre, la collezione quasi completa de "Il quaderno dell'attivista" pubblicazione del Partito Comunista Italiano degli anni quaranta e cinquanta dedicata ai
Attivista = semper mej che lavorer….
Giano bifronte... ipocrisia al top!