Scrive in una nota il coordinatore comunale di Fratelli d’Italia a Reggio Emilia, Marco Eboli: “L’iniziativa dell’arcivescovo Giacomo Morandi di avviare l’iter per la beatificazione dei sacerdoti don Giuseppe Iemmi, ucciso dai partigiani comunisti e don Pasquino Borghi, dai fascisti merita un plauso perché afferma due verità non sempre da tutti accettate. La prima è che davanti a Dio siamo tutti uguali, la seconda è che le vittime della guerra civile nel secondo dopoguerra sono tutte uguali. La chiesa reggiana diede un tributo di sangue molto pesante sino a quando il vescovo di allora, Beniamino Socche, dopo l’uccisione del Beato Rolando Rivi, da parte dei partigiani comunisti, affermò pubblicamente: “Questo è l’ultimo prete che mi uccidete”.
Il mondo cattolico, per troppo tempo è stato diviso di fronte ai troppi assasinii del secondo dopoguerra. L’arcivescovo Morandi, con la sua iniziativa, richiama tutti, anche i non cattolici, al rispetto della vita, sacra sia che si creda, sia che non si creda in Dio, e come tale merita sempre rispetto e nessuno ha il diritto di togliercela.
Mi auguro che l’iter della beatificazione proceda velocemente. Un bellissimo segnale a tutta la comunità reggiana quella dell’Arcivescovo Giacomo Morandi”.
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