È ormai scontro aperto tra la categoria sindacale Fit Cisl di Reggio e Seta, l’azienda di trasporto pubblico locale dell’Emilia, con un botta-e-risposta che prosegue avendo sullo sfondo l’imminente inizio del nuovo anno scolastico 2025-2026.
Lo scorso febbraio, ha ricordato il sindacato, Seta aveva promesso al Comune di Reggio e agli altri Comuni soci del bacino di riferimento che avrebbe recuperato le corse tagliate nel 2024 e che avrebbe migliorato il servizio in tempo per il ritorno in classe, dopo la pausa estiva, di studenti e studentesse.
Ma per Gaetano Capozza, leader reggiano di Fit Cisl, ”è l’ennesima bufala: tra pochi giorni le scuole si rimetteranno in moto e mancano almeno 50 autisti. Dobbiamo pregare che nessuno si ammali o si faccia male. Deve ancora suonare la prima campanella e tecnicamente siamo già in ginocchio”.
Dopo un incontro spostato tre volte dall’azienda, ha aggiunto Capozza, “finalmente abbiamo visto la bozza dei turni: è il copia-incolla dell’organizzazione dello scorso anno. Le corse tagliate non sono state riattivate e siamo alle prese con una pesantissima mancanza di autisti”. Gli effettivi su cui Seta può contare sarebbero pari a 195 unità: “Significa che mancano almeno cinquanta autisti tra personale mai rimpiazzato dopo le dimissioni e figure che sono fuori combattimento per infortuni, inidoneità, malattie gravi e altri problemi. Un numero troppo scarso, che costringerà questi professionisti a fare i salti mortali per gestire l’enorme massa di pendolari in movimento dal 15 settembre”.
Secondo il sindacalista della Fit Cisl reggiana, i manager di Seta “ancora una volta stanno dimostrando di avere poco rispetto per i pendolari, per gli studenti e le loro famiglie, per tutti coloro che pagano all’azienda un biglietto o un abbonamento niente affatto economico”.
A stretto giro è arrivata anche la replica dell’azienda, che ha bollato le valutazioni qualitative e quantitative della categoria sindacale come “affermazioni infondate e inutilmente allarmistiche”. Seta ha assicurato che, di concerto con l’Agenzia per la mobilità di Reggio, sta “responsabilmente lavorando per organizzare l’avvio del prossimo servizio invernale, che partirà il 15 settembre e contempla tutte le percorrenze previste dal contratto di servizio in essere”. L’azienda ha anche sottolineato che “le corse maggiormente utilizzate dagli studenti non hanno subìto riduzioni in questi anni, e avranno sempre un’attenzione prioritaria da parte dell’azienda”.
La risposta di Seta non ha per niente convinto Capozza, anzi: “Il mondo è pieno di sport strani. Diciamo che se ci fosse il campionato di ribaltamento della frittata, Seta arriverebbe sempre al primo posto. Siamo oltre le bugie, questo è metaverso”.
Il leader di Fit Cisl Reggio è passato al contrattacco: “Seta si è ‘dimenticata’ di spiegare quanti autisti le mancano. Cioè il dato chiave. Lo ribadiamo noi: sono almeno cinquanta. Siccome gli asini potranno anche volare, magari con l’intelligenza artificiale, ma gli autobus non si guidano senza autisti, la bozza di turni che Seta ha consegnato pochi giorni fa è il copia e incolla della versione 2024, già farcita con i tagli: erano 177 i turni del 2024, sono 175 i turni previsti dal 15 settembre”.
“Facciamo parlare i numeri”, chiede il sindacalista: “Seta non ha la forza per recuperare tutte le linee cancellate, accorpate e riviste negli ultimi due anni. I 195 autisti superstiti di oggi bastano a malapena per far funzionare un sistema di corse tagliate; e anche con questo schema, gli autisti ce la potranno fare solo con un numero folle di straordinari e i tristemente famosi turni massacranti, a causa dei quali Seta continua a perdere autisti su autisti. Ecco perché siamo già in ginocchio: bastano una manciata di malattie per far saltare il banco con nuovi disservizi per gli studenti e per tutti gli altri pendolari, proprio come successo negli anni precedenti”.
A proposito di straordinari, ricorda Capozza, “è dal settembre 2023 che Seta si rifiuta di fornire a Fit Cisl la documentazione richiesta e più volte sollecitata, anche in sede istituzionale. È in quelle carte la fotografia del pasticcio gestionale. Visto che Seta parla solo sui giornali, le rinnoviamo pubblicamente l’invito”.
Ma per il sindacalista non è finita qui: “Incredibile: Seta ora sostiene che gli studenti ‘non hanno subìto riduzioni in questi anni’. La sintesi è una sola: Seta si prende a schiaffi con la verità quando parla di studenti e tace completamente sugli altri tipi di pendolari. Eppure abbiamo chiesto garanzie anche per loro. Per Seta sono forse più sacrificabili?”.
Poi l’ultima recriminazione: i sindacati reggiani avevano chiesto un incontro a Seta e all’Agenzia per la Mobilità di Reggio agli inizi di luglio, anche per capire come si stesse preparando l’azienda in vista della ripartenza dell’anno scolastico. “Sono stati necessari due mesi per programmarlo”, accusa Capozza. L’incontro è stato infine fissato per il pomeriggio di giovedì 4 settembre: “Ribadiremo che Seta sta campando sui sacrifici degli autisti, gli unici che non hanno colpe. La loro voce è stata forte e chiara nei numeri del sondaggio realizzato da Fit Cisl, Uil e Ugl Autoferro nel febbraio di quest’anno: il 58% vuole lasciare questa azienda”.







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