Omicidio alla stazione di Reggio, le opposizioni vanno all’attacco

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Opposizioni di centrodestra all’attacco dopo l’omicidio in stazione. “Un ennesimo grave fatto di sangue commesso poco fa in stazione a Reggio Emilia, questa volta finito in tragedia. L’amministrazione comunale deve capire che la lotta alla criminalità può partire solo dalla lotta al degrado, in un intero quartiere abbandonato e degradato le forze dell’ordine possono solo intervenire sulle singole tragedie!”, ha postato questa mattina il parlamentare reggiano di Fratelli d’Italia,  Gianluca Vinci. “Da anni segnalo il fatto che le scelte viabilistiche adottate in zona stazione hanno escluso dal transito i cittadini onesti, ma a sinistra non capiscono e ridono, con i risultati che vediamo!”, aggiunge.

In Regione i consiglieri Giancarlo Tagliaferri (primo firmatario) e Luca Cuoghi, sempre di Fratelli d’Italia,  hanno subito presentato una interrogazione per “mettere in sicurezza le stazioni dell’Emilia-Romagna, in particolare quella di Reggio Emilia”. “La situazione di insicurezza diffusa all’interno e nei pressi della stazione ferroviaria di Reggio Emilia sita in Piazzale Marconi ha raggiunto livelli non più tollerabili dai cittadini del quartiere e dai passeggeri di cui si occupa quotidianamente la stampa locale e recentemente anche la televisione nazionale e -spiegano i consiglieri- lo sforzo delle forze dell’ordine, con ronde interforze che hanno portato all’arresto di diversi spacciatori di sostanze stupefacenti, non potrà però essere garantito, nei servizi attuali, molto a lungo, come dichiarato dal Prefetto Vicario in una recente riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, grazie agli ultimi rinforzi assegnati a Reggio Emilia, è stata trovata una prima quadratura del cerchio: gli agenti Polfer adesso sono diciotto, dei quali quattordici pattuglianti e tre in ufficio, più il comandante. Personale sufficiente per concretizzare la proposta di coprire i tre quadranti orari: è vero che in via Turri c’è il posto di polizia, ma anche quello chiude nel pomeriggio: manca un presidio fisso se non notturno almeno serale”

Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “se intende istituire un tavolo di confronto col Ministro dell’Interno, col Prefetto, con gli organi preposti al controllo del territorio per affrontare il problema della criminalità dilagante in zona stazione dei treni o quali altre iniziative si intendono adottare al fine di garantire la sicurezza ai passeggeri, ai cittadini della zona, ai tassisti che vi operano all’esterno e più in generale alle persone”.

Il primo a muoversi in Consiglio comunale a Reggio è stato invece Claudio Bassi di Forza Italia con una interpellanzain cui chiede al sindaco “quali siano le determinazioni della Giunta atte ad affrontare con decisa determinazione il problema sicurezza del centro storico ed in particolar modo nel quartiere stazione ed anche nella stazione ferroviaria medesima”. “Ogni giorno, infatti, nei pressi della stazione ferroviaria avvengono gravi fatti che pongono a serio rischio l’incolumità dei tanti cittadini residenti nonchè di quelli frequentanti quella zona quali fruitori dei servizi ferroviari ed anche in altre zone del centro avvengono fatti di insicurezza per i cittadini aventi rilevanza penale, anche se non pubblicamente denunciati”, afferma Bassi sottolineando che “la sicurezza è un bene primario dei cittadini nonché un intangibile diritto e che dal banco di Forza Italia in Consiglio comunale sono sempre state presentate proposte di soluzioni per cercare di risolvere tali gravissimi problemi sulla sicurezza, troppo spesse ignorati o minimizzati dalla Giunta”.

Questa invece la nota diffusa dal Gruppo consiliare Lega Salvini premier: “E alla fine, dopo mesi e mesi di aggressioni, risse ed accoltellamenti quotidiani si è arrivati all’omicidio di un 18enne tunisino sui binari del treno. Qualcuno dalle stanze del Comune e del Pd reggiano sarà stupito, noi non lo siamo affatto. L’omicidio di mercoledì notte non è altro che la punta dell’iceberg di una situazione che è evidentemente scappata di mano da troppo tempo. Da anni la situazione in quell’ area della città è divenuta insostenibile: i residenti, i taxisti, gli operatori di quella area della città hanno denunciato in ogni modo alle istituzioni problemi di gravissima insicurezza che ponevano a rischio la loro stessa incolumità.
E la risposte del sindaco Vecchi e dell’amministrazione quali sono state? Praticamente nulla, solo nelle scorse settimane il sndaco ha emanato un’ inutile ordinanza anti alcol e annunciato l’arrivo di educatori di strada. Proposte del tutto illusorie e per nulla risolutive di una situazione di insicurezza arrivata al punto più basso della storia della città , veramente pensiamo di sconfiggere la criminalità con gli educatori di strada e con ordinanze anti alcol? Anziché attaccare la Lega e il centrodestra, dicendo che facciamo propaganda aizzando le paure della gente, sarebbe bene che il Sindaco e l’amministrazione iniziassero ad ascoltare le proposte dell’opposizione che non sono mai mancate in Sala del tricolore. Abbiamo presentato in questi anni una miriade di mozioni ed odg urgenti per prevedere pattuglie fisse della polizia municipale e delle forze dell’ordine in zona stazione e in tutte le aree maggiormente a rischio della città.
Tutte proposte rimaste inascoltate da una Giunta comunale che nel nome di un ideologia politica ha sempre tollerato queste situazioni di profonda illegalità e di insicurezza.
Con l’omicidio di questa notte il problema non è più rimandabile, basta mettere la testa sotto la sabbia e far finta che tutto vada bene, occorrono interventi decisi e tempestivi volti a ripristinare la sicurezza in zona stazione”.

Giusto di ieri era la notizia della richiesta al ministro dell’Interno istituire un presidio fisso della Polizia ferrovia alla stazione di Reggio Emilia avanzata con un atto di sindacato ispettivo dal senatore modenese Michele Barcaiuolo e dal collega Roberto Menia, entrambi di Fratelli d’Italia, a . “La situazione di insicurezza diffusa all’interno e nei pressi della stazione ferroviaria di Reggio Emilia, in piazzale Marconi, ha raggiunto livelli non più tollerabili dai cittadini del quartiere e dai passeggeri, cosa di cui si occupa quotidianamente la stampa locale e recentemente anche la televisione nazionale – affermano i due senatori –  L’impegno delle forze dell’ordine, con ronde interforze che hanno portato all’arresto di numerosi spacciatori di sostanze stupefacenti, non potrà però essere garantito, nei servizi attuali, molto a lungo, come dichiarato dal prefetto vicario in una recente riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza”.

Barcaiuolo e Menia sottolineano inoltre che “la stazione è priva, da lungo tempo, di una postazione fissa della Polizia ferroviaria, che quando era presente contribuiva fattivamente a garantire la sicurezza dei passeggeri e dei tassisti che operano all’esterno, fatti oggetto di minacce da parte di spacciatori extracomunitari”, per cui sarebbe “importante il ripristino del presidio fisso Polfer all’interno della stazione di piazzale Marconi, che avrebbe un ruolo importante di presidio per la sicurezza anche della zona esterna”.

Oltre a questa richiesta, i senatori di FdI chiedono anche al ministro “quali altre iniziative intenda adottare al fine di garantire la sicurezza ai passeggeri, ai cittadini della zona, ai tassisti che operano all’esterno e più in generale alle persone che vi transitano”.