Scrive il consigliere comunale Pd di Reggio Emilia Dario De Lucia a proposito dell’iniziativa del capo della Lega Matteo Salvini in visita martedì al quartiere Pilastro di Bologna: “Al quartiere Pilastro di Bologna ieri l’ex ministro dell’Interno in campagna elettorale in Emilia Romagna, ha inscenato un tour nella periferia bolognese citofonando – mentre veniva ripreso dalla telecamere e circondato dalle forze dell’ordine – a una famiglia tunisina di via Deledda su indicazione di alcuni residenti e chiedendo: “A casa sua si spaccia?”.
Questo gesto vergognoso di Salvini ha causato In Tunisia una grande protesta unita a manifestazioni di solidarietà nei confronti della famiglia tunisina e del minore citati per nome dall’ex (per fortuna) ministro dell’Interno. E pone anche l’interrogativo sul livello della politica: può un politico, e anche parlamentare della Repubblica Italiana, sulla base di presupposti non comprovati suonare a casa di una persona e chiedere prove su un presunto reato basto sul chiacchiericcio di quartiere? Quindi per Salvini siamo tutti siamo presunti spacciatori. La correttezza del dibattito non può portare a passar sopra a una citofonata a un semplice cittadino dicendo ‘lei spaccia’. Questa è la base della civiltà”.
Ultimi commenti
No ti sbagli, quelli arrivarono durante il COVID a Bergamo, con Conte e il PD...
No è solo x certi ignoranti che si credono divertenti
Invece di preoccuparvi di cose inutili, dovevate avere rispetto per 60mila persone senza mezzi pubblici, taxi, ncc e uber che han dovuto camminare per km