Il Consiglio comunale ha approvato – con 18 voti favorevoli (Pd, Più Europa, Europa Verde-Immagina Reggio, Reggio è) e 10 voti contrari (Coalizione civica, M5S, Forza Italia, Alleanza civica, Lega Salvini premier, Fratelli d’Italia) – il nuovo Patto parasociale di Iren (la scadenza di quello attuale è prevista il prossimo 5 aprile 2024) e il nuovo Sub-patto emiliano, lo strumento che disciplina il rapporto tra gli enti pubblici delle provincie di Reggio Emilia, Parma e Piacenza, soci di Iren spa. La delibera è stata presentata all’assemblea consiliare dal sindaco Luca Vecchi.
Le modifiche apportate vanno nella direzione di dare maggiore efficienza ed agilità al Patto stesso, di stabilire un’adeguata rappresentanza ai soggetti pubblici aderenti e garantire un maggiore equilibrio territoriale. Tra le principali novità introdotte, infatti, viene ulteriormente rafforzato il ruolo del Comitato di Sindacato, nell’ambito del quale i soci pubblici rivestono una posizione centrale, soprattutto al fine di deliberare su alcune materie organizzative e rendere dunque più snella ed efficiente la procedura. Viene poi riconosciuto il principio dell’equilibrio fra territori nella ripartizione degli investimenti della Società, anche al fine di valorizzare e rafforzare il ruolo di Iren spa nello sviluppo economico e nella crescita dei territori in cui opera. Viene inoltre prevista la facoltà di rinnovare tacitamente il Patto di triennio in triennio salva disdetta da parte dei soggetti aderenti.
Il nuovo Patto non apporta invece modifiche all’attuale governance che prevede un Cda composto da 15 consiglieri, fra cui i 3 consiglieri delegati (presidente, vicepresidente e amministratore delegato) e un collegio sindacale composto da 5 membri.
Restano inoltre invariati l’esercizio della cosiddetta “Facoltà di Designazione” delle tre figure apicali (presidente, vice presidente e amministratore delegato) da parte del sindaco che detenga il maggior numero di azioni, nonché il vincolo al Sindacato di blocco delle azioni nella misura del 35%.
Contestualmente al Patto parasociale, è stato approvato il nuovo Sub-patto emiliano. Le novità più significative riguardano anche in questo caso la possibilità di rinnovare tacitamente di triennio in triennio il Sub-patto stesso, e l’eliminazione dell’articolo 72 perché non coerente con le disposizioni del Patto principale.
Restano invariate tutte le altre disposizioni e in particolare quelle in materia di diritti di designazione da parte dei soci pubblici emiliani, nonché la disciplina dei trasferimenti azionari tra le parti emiliane.
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Stato di abbandono? Io direi più atti di vandalismo...
Sono sempre più vergognosi senza un briciolo di pudore ,superpagati per scaldare le poltrone e non per risolvere i problemi reali della gente !
La sinistra vuole solo governare non pensa le cose importanti per gli italiani anche se non è in grado di farl: pur di avere voti […]