Dopo la conclusione della XVI edizione di FOTOGRAFIA EUROPEA – che con le 23 mostre in 7 sedi espositive e luoghi pubblici cittadini ha registrato oltre 28.000 visitatori e ha contribuito alla ripartenza sociale e culturale della città – la Fondazione Palazzo Magnani è al lavoro sul programma di mostre ed eventi per il prossimo autunno: una serie di appuntamenti espositivi focalizzati sulla linea di confine tra linguaggi del contemporaneo abiteranno le due sedi espositive i Chiostri di San Pietro e Palazzo da Mosto, nel segno del dialogo e della sperimentazione, mentre Palazzo Magnani rimarrà chiuso per lavori di ristrutturazione fino alla prossima primavera.
Apre la stagione Caleidoscopica. Il mondo illustrato di Olimpia Zagnoli mostra personale di una delle illustratrici italiane più note a livello internazionale, che, dopo il rinvio forzato a causa dell’emergenza sanitaria, sarà esposta negli spazi cinquecenteschi dei Chiostri di San Pietro, dal 24 settembre 28 novembre 2021.
Curata da Melania Gazzotti e organizzata da Fondazione Palazzo Magnani in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia, Caleidoscopica è un percorso tra disegni, stampe, neon, tessuti, sculture in ceramica, legno e plexiglas e oggetti di uso comune, che ripercorre dieci anni di carriera della Zagnoli, artista di origine reggiana che ha conquistato in pochi anni il mondo dell’editoria, della moda e della comunicazione con una cifra stilistica inconfondibile.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Lazy Dog Press, casa editrice specializzata in illustrazione e grafica. Il libro presenta una sequenza di associazioni, un flusso di pensiero e connessioni immediate o misteriose tra le creazioni dell’artista. Per l’occasione verrà pubblicata un’edizione speciale del catalogo impreziosita da stampe fine art autografe in edizione limitata.
Inoltre, Olimpia Zagnoli ha creato e disegnato per la sua prima antologica a Reggio Emilia un progetto site-specific: un “giardino di sculture” composto da sei coloratissime opere di grande formato, realizzate grazie al contributo della casa di moda Marella che, con le loro linee sinuose e i colori pieni e brillanti, troveranno collocazione nei Chiostri di San Pietro.
Dal 12 novembre 2021 al 16 gennaio 2022, le stanze di Palazzo da Mosto di proprietà della Fondazione Manodori ospiteranno il progetto ORIZZONTI DEL CORPO. Arte / Danza / Realtà Virtuale, promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Magnani in collaborazione con Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto. Il progetto mette in dialogo un percorso espositivo di arte contemporanea, a cura di Marina Dacci, con MicroDanze, istallazioni danzate da uno, due o tre interpreti in spazi ridottissimi e della durata di pochi minuti, ideate dal direttore generale e della programmazione della Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, Gigi Cristoforetti.
Tredici sono gli artisti contemporanei invitati: Leonardo Ankel Vandal, Bianco e Valente, Fabrizio Cotognini, Antonio Fiorentino, Silvia Giambrone, Gianluca Malgeri, Matteo Montani, Mustafa Sabbagh, Vincenzo Schillaci, Namsal Sedlecki, Sissi e Giovanni Termini, tutti italiani o che vivono da tempo in Italia che, in taluni casi, hanno creato appositamente per il progetto nuovi lavori. Le loro opere, per vocazione e assonanze, creano un dialogo aperto con le sei MicroDanze dei cinque coreografi: Saul Daniele Ardillo, Ina Lesnanowski, Philippe Kratz, Angelin Preljocai, Diego Tortelli. Oltre alle giornate di esecuzione live dei danzatori, il progetto si arricchisce ulteriormente, per alcune performances, con la fruizione virtuale immersiva grazie alla tecnologia Oculus che sovverte completamente la percezione prossemica tra spettatore e danzatori. Il corpo, dunque, è messo al centro sia nella poetica delle opere d’arte e nelle performances sia nelle modalità di fruizione del pubblico.
Dal 9 dicembre 2021 al 13 marzo 2022, inoltre, un’importante produzione della Fondazione Palazzo Magnani – La vita materiale. Otto stanze Otto storie a cura di Marina Dacci – presentata nel 2018 a Palazzo da Mosto – valicherà i confini nazionali, giungendo a Bruxelles, negli spazi della CENTRALE for contemporary art col titolo La vie matérielle.
La mostra, che verte sul legame tra arte e vita, intimità e socialità e sulla relazione sinestetica tra corpo e materia nel processo di produzione delle opere, è stata ripensata per lo spazio industriale belga e attualizzata con nuove produzioni. Le opere e la poetica delle 8 artiste italiane (Chiara Camoni, Alice Cattaneo, Elena El Asmar, Serena Fineschi, Ludovica Gioscia, Loredana Longo, Claudia Losi, Sabrina Mezzaqui) saranno affiancate a quelle delle 4 artiste che operano in Belgio (Lea Belloussovitsch, Gwendoline Robin, Lieve Van Stappen, Arlette Vermeiren) a cura congiunta di Carine Fol, direttrice artistica della Centrale, e di Marina Dacci.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo in quattro lingue che avrà lo stesso formato e concept della pubblicazione italiana uscita in occasione della mostra a Palazzo da Mosto.
Il progetto espositivo è parte di una collaborazione tra la Fondazione Palazzo Magnani e CENTRALE for contemporary art, avviato con la mostra Universo Dentro di Sophie Whettnall nell’ambito di Fotografia Europea 2021. Un’ulteriore conferma della grande attenzione al contemporaneo della Fondazione Palazzo Magnani.
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Stato di abbandono? Io direi più atti di vandalismo...
Sono sempre più vergognosi senza un briciolo di pudore ,superpagati per scaldare le poltrone e non per risolvere i problemi reali della gente !
La sinistra vuole solo governare non pensa le cose importanti per gli italiani anche se non è in grado di farl: pur di avere voti […]