Chi ha detto che i burattini sono solo giocattoli per bambini? Chi ha detto che “sanno di vecchio”, che non sono più idonei nei processi educativi come lo erano un tempo? E quale ruolo avevano “un tempo” e in “quale tempo” e grazie a quali tradizioni pedagogiche?
Arte, gioco, spazio, vita dell’uomo: sono “nodi” eterni che proveremo a sciogliere utilizzando lo strumento del teatro di figura, potente leva di azione su processi legati all’identità, al doppio, alla manifestazione di specifici archetipi che, attraverso le narrazioni e i personaggi, prendono vita.
Si confronteranno alcune tra le esperienze pedagogiche più significative del Novecento, per giungere a quei “formidabili Settanta” a Reggio Emilia, dove Malaguzzi, Sarzi, Dolci, Rodari, il Teatro Gioco Vita e le sperimentazioni artistiche, narrative e architettoniche delle avanguardie hanno segnato un tempo di grande vitalità culturale. “Un tempo” non troppo lontano su cui c’è ancora molto da studiare e che ancora oggi dà forma al presente.
La giornata di studio si inserisce nel programma di attività collaterali organizzate dalla Fondazione Palazzo Magnani nell’ambito di “Marionette e Avanguardia. Picasso · Depero · Klee · Sarzi”, la mostra allestita nelle sale di Palazzo Magnani fino al 17 marzo 2024.
L’esposizione esplora le modalità con cui artisti, scrittori e registi d’avanguardia hanno utilizzato le marionette e i burattini all’inizio del ‘900 per trasformare lo spettacolo teatrale, dominato dagli attori, a una forma d’arte totale creata dai registi. Questa contaminazione artistica è divenuta parte della più ampia trasformazione che oggi chiamiamo Modernità e che ha interessato le arti, le scienze, la musica, la letteratura e la vita moderna in generale.
L’appuntamento del primo marzo sarà suddiviso in due momenti: la prima parte della giornata sarà dedicata al ruolo del Teatro di figura tra gli anni 50 e 70 nelle pedagogie educative e nella formazione delle generazioni future, mentre la seconda parte approfondirà il rapporto tra neoavanguardia e Reggio Emilia Approach, con particolare attenzione al Gruppo 63.
Pedagogisti, curatori, ricercatori, artisti, storici dell’arte, esperti di varie discipline, si succederanno nell’arco dell’intera giornata con le loro narrazioni per ricostruire quel momento di grande entusiasmo, che si è rivelato fondamentale per la nascita della cultura immaginativa che ancora oggi caratterizza la città.
I PROTAGONISTI
Francesca Balena Arista, Politecnico di Milano, autrice di “Poltronova Backstage. Archizoom, Sottsass and Superstudio: the Radical Era 1962-1972”
Elisabetta Borciani, Insegnante Laboratorio Teatrale Gianni Rodari
James Bradburne, Manager museale e fondatore dell’Associazione CIRCI: Centro Internazionale di Ricerca della Cultura dell’Infanzia
Rossella Cantoni, Presidente Fondazione Famiglia Sarzi
Piero Corbella, Marionettista e Presidente Associazione Grupporiani-Compagnia Carlo Colla & Figli
Annamaria Contini, Direttrice Dipartimento Educazione e Scienze Umane (Unimore)
Mara Davoli, Atelierista e collaboratrice Fondazione Reggio Children
Mariano Dolci, Burattinaio
Flavia De Lucis, Attrice e formatrice tra i fondatori del Teatro Gioco Vita
Rolando Gualerzi, Vicepresidente Fondazione Famiglia Sarzi
Lorenzo Manera, Ricercatore in Estetica, Dipartimento Educazione e Scienze Umane (Unimore)
Silvana Minari, Pedagogista, fondatrice e Presidente della Scuola Steiner-Waldorf di Reggio Emilia, Presidente dell’Associazione Sole Luna Stelle
Pietro Mussini, Artista e designer
Nando Rinaldi, Direttore Istituzione Scuole e Nidi del Comune di Reggio Emilia
Gian Paolo Roffi, Poeta visivo, co-direttore della rivista “Baobab”
Ivanna Rossi, già assessore alla cultura e autrice di “Poesia oscura con presa. Leggere Corrado Costa”
Sonia Rossi Senesi, Professoressa di Arti Visive. Testimone dell’esperienza del Villaggio Cagnola
Matilde Teggi, Storica dell’arte e dottoranda in Reggio Childhood Studies
Vea Vecchi, Atelierista della scuola Diana dal 1970 al 2000 e collaboratrice di Reggio Children
Davide Zanichelli, Direttore della Fondazione Palazzo Magnani
Michele Zini, Architetto ZPZ partners
Tullio Zini, Architetto, co-autore del manifesto “Superarchitettura”
L’evento è promosso da Fondazione Palazzo Magnani, Unimore – Dipartimento di Educazione e Scienze Umane e Fondazione Reggio Children in collaborazione con Comune di Reggio Emilia, Scuole e Nidi d’Infanzia Reggio Children, Fondazione Famiglia Sarzi e Associazione Circi.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Per info e contatti: 0522 444 446 | didattica@palazzomagnani.it
Per gli insegnanti la partecipazione al convegno è riconosciuta come corso di aggiornamento
Ultimi commenti
Hanno perso.La liberazione è vvina
si certo, infatti adesso cella diventerà meta turistica di alto livello....
Ma a nessuno ha infastidito la sorridente e gioiosa presenza del Sindaco e dell'Assessore Bonvicini all'abbattimento di quel monumento dello spreco di risorse pubbliche e […]