Referendum, il Pd dell’Emilia-Romagna protesta davanti alla sede Rai: “Grave blackout informativo”

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Nella mattinata di lunedì 19 maggio una delegazione del gruppo del Partito Democratico nell’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ha partecipato al presidio promosso dal Pd emiliano-romagnolo davanti alla sede della Rai di Bologna, per denunciare la scarsa copertura informativa riservata dal servizio pubblico ai referendum dell’8 e 9 giugno.

Al presidio erano presenti il capogruppo del Pd in Regione Emilia-Romagna Paolo Calvano e diversi consiglieri regionali, il segretario regionale del partito Luigi Tosiani e il responsabile organizzazione del Pd nazionale Igor Taruffi, insieme a parlamentari, amministratori locali e numerosi militanti.

Secondo i dati dell’Agcom, lo spazio dedicato dalla Rai ai referendum è stato pari ad appena lo 0,62% del tempo totale dei telegiornali. “Un dato che parla da solo”, ha commentato Calvano: “Il servizio pubblico ha il dovere di garantire un’informazione pluralista, soprattutto su strumenti di partecipazione democratica come il referendum. Quello a cui stiamo assistendo è un vero e proprio blackout informativo”.

Il presidio fa parte della mobilitazione nazionale lanciata dal Partito Democratico con lo slogan “Spegniamo TeleMeloni, accendiamo la democrazia”, per chiedere maggiore visibilità e spazi di dibattito più estesi sui temi al centro dei quesiti referendari di giugno.

“Non si tratta di una battaglia di partito”, ha sottolineato Calvano, “ma di una questione che riguarda tutti. I cittadini hanno diritto a essere informati per poter scegliere consapevolmente. Senza informazione non c’è partecipazione, e senza partecipazione non c’è democrazia”.