Secondo i dati del Ministero dell’interno venerdì 21 maggio, nell’ambito delle periodiche procedure di redistribuzione territoriale delle persone migranti, saranno assegnate all’Emilia-Romagna sessanta delle 559 persone (pari al 10,7% del totale) arrivate in precedenza sul suolo italiano e in attesa di accoglienza; la ricollocazione, oltre all’Emilia-Romagna, riguarderà anche Campania, Abruzzo, Umbria, Veneto, Lazio, Puglia, Piemonte, Lombardia, Marche, Sicilia, Liguria e Basilicata.
La ripartizione da parte del Viminale ha scatenato la protesta della Lega regionale, che ha rispolverato alcuni dei suoi slogan storici sul tema. Il capogruppo leghista in assemblea legislativa Matteo Rancan ha chiesto al presidente della Regione Stefano Bonaccini di opporsi a questa redistribuzione, sostenendo che “in questo momento di difficoltà le risorse devono essere destinate in via prioritaria a famiglie e imprese del territorio”.
Sulla stessa linea il senatore leghista Andrea Ostellari, commissario della Lega Emilia: “Ripartono le ridistribuzioni di immigrati. Ci spiace, ma spazio e soldi non ce ne sono. Ogni euro in cassa deve essere utilizzato per aiutare famiglie e lavoratori in difficoltà. La crisi economica e sociale che stiamo attraversando non consente eccezioni. Sfido chiunque a dire il contrario. Oggi più che mai prima gli emiliani”.
Ultimi commenti
Tempismo a scoppio ritardato, si può dire, in attesa delle opportune considerazioni l' anno prossimo. Sic transit gloria mundi politicantis
Mi dispiace ma non avete capito come funzionano queste attività, basterebbe copiare quello di Bologna sicuramente funzionerebbe alla grande
Evviva, l' amministrazione parla delle foibe...in corner, riproponendosi di trattare l' argomento l' anno prossimo! Un bel tacer non fu mai scritto, si diceva una