Quella insana strumentalizzazione politica

catellani_marco

La strumentalizzazione non ripaga mai. Sin dal primo momento mi sono sempre battuto contro l’eccessiva e becera strumentalizzazione che veniva fatta contro la sinistra per i gravosi fatti di Bibbiano. Lo scandalo Val d’Enza, riguarda bambini, genitori, assistenti sociali, psicologi, psichiatri e direttori sanitari, questi sono i protagonisti, attivi, passivi, diretti e indiretti del film horror dell’Enza.

A Bibbiano si è picchiato molto duro, il nome Bibbiano è echeggiato in tutto il mondo come la patria degli abusi sessuali sui minori facendo passare un piccolo paese di dieci mila anime, dalla culla del Parmigiano Reggiano alla madrepatria dei mostri aguzzini seviziatori di bambini. Le basi della psicologia insegnano che come conseguenza diretta della strumentalizzazione c’è la generalizzazione. Questi due elementi ineluttabilmente inducono ad un senso di colpa nelle “vittime” facendole addirittura credere di meritarsi di essere strumentalizzate. Questo terribile e immeritato senso di colpa ha indotto tutti i Bibbianesi a chiudersi a riccio e peccare inconsapevolmente di omertà.

La stessa generalizzazione è stata fatta su tutti i bambini e su tutte le famiglie, prima mostri abusanti e ora tutte vittime di un gruppo di orchi che per meri scopi speculativi toglievano a loro i figli inventando abusi e inducendo dei falsi ricordi. C’è qualcosa che stride, prima tutti bravi e ora tutti mostri, prima tutti santi e ora tutti peccatori? Ecco allora partire l’onda delle mamme coraggio, tutte vittime non dell’orco Foti e della strega Anghinolfi ma vittime di Roberta Mori e Vanna Iori. Ecco l’origine del male, nel lontano 2015, la Mori in commissione regionale, faceva intervenire Federica Anghinolfi e il sindaco Carletti: lì presentavano il “modello Val’Enza” che risulta essere stato giudicato esemplare dalla stessa Mori. Un sospiro di sollievo, abbiamo finalmente trovato il Pacciani della Val d’Enza, la piccola ragazza dalle “gote rosse” protagonista principale di un delitto orrendo. Prontissimi i delatori, squilibrati fanatici dell’estrema destra, che con schizofrenica precisione cerchiavano sulle slide la Mori e la Iori presenti in convegni di Hansel e Gretel. Il giallo è risolto, ecco le vere colpevoli, colte sul fatto con l’arma del delitto, questa è la prova schiacciante della loro colpevolezza. Demenziale, letteralmente demenziale, contro ogni logica etica, giuridica e politica. Parte l’onda delle mamme coraggio i numeri delle vittime crescono a ritmi esponenziali, tante mamme temerarie arrancano alla ricerca di un appoggio politico per trovare giustizia e un po’ di fama, alcune molta più fama che giustizia.

Foti, Anghinolfi, Monopoli, non sono più i mostri da sbattere in prima pagina o in galera i veri mostri sono la Mori e la Iori, perché hanno dato i fondi, perché hanno partecipato a convegni ed hanno parlato dell’esemplare modello Hansel e Gretel della Val d’Enza. Nessuno ricorda ormai più le piccole vittime e i veri carnefici, si assiste a un massacro dell’etica ad uno sterminio del buon senso, ma chissenefrega, dei bambini e delle famiglie adesso l’Emilia sarà finalmente nostra. Si inizia a festeggiare al Papete, il piccolo bibitaro campano sostiene “Mai col partito di Bibbiano che fa l’elettroshock ai bimbi”. Il sottoscritto, che non conta nulla, prova a fare un po’ di chiarezza ma viene tacitato in diverse occasioni quando consiglia di non strumentalizzare e concentrare le attenzioni sui veri protagonisti e sugli organi di controllo. Ma no è un’occasione d’oro e bisogna agire “de panza”, qui la colpa è del PD e tu togliti dal cazzo…. L’arroganza dei Leghisti è alle Stelle, ormai è fatta, ma la ciliegina sulla torta arriva a fine corsa con un’idea geniale, una citofonata al tunisino per chiedere se spaccia e le “jeux son fait”, cos’altro dobbiamo dimostrare per essere pronti a governare l’Emilia Romagna?

Invece no, anche questa volta, ahimè, non ci siamo riusciti, abbiamo sbattuto la testa contro il “Pilastro”.