Per conservare e aumentare il numero dei gamberi autoctoni di fiume è partito il progetto ‘Life Claw’, cofinanziato dall’Unione Europea: ha come obiettivo il ripopolamento dei fiumi in Liguria e in Emilia Romagna da parte di questo crostaceo la cui popolazione negli ultimi 10 anni è diminuita del 74%. Capofila del progetto è il parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e coinvolti numerosi enti, tra questi l’Acquaio di Genova, oltre al consorzio di bonifica di Piacenza, l’ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale, il comune di Fontanigorda, il Comune di Ottone, il parco naturale regionale dell’Antola.
Il programma ha la durata di 5 anni e tra gli obiettivi vi è la creazione di quattro strutture di allevamento del gambero di fiume oltre a contrastare la diffusione della ‘peste dei gamberi’ importata dai ‘gemelli stranieri’ che rappresenta la principale causa dell’estinzione. Non solo, il progetto prevede anche una mappatura dei corsi d’acqua più idonei dove immetterli.
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No ti sbagli, quelli arrivarono durante il COVID a Bergamo, con Conte e il PD...
No è solo x certi ignoranti che si credono divertenti
Invece di preoccuparvi di cose inutili, dovevate avere rispetto per 60mila persone senza mezzi pubblici, taxi, ncc e uber che han dovuto camminare per km