Prodi: non riprenderò la tessera del Pd

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Riprendere la tessera del Pd? “Ma no. Personalmente, cosa vuole, sarebbe anche un po’ strano. Ho 84 anni. Ormai sono una specie di gatto di casa, insomma. Però sono sempre stato vicino al partito, ho cercato di dare tutti i consigli che potevo, sia a Bonaccini che alla Schlein. Cerco di far capire che questo è l’unico partito. E che i partiti sono l’unico strumento perché il governo non sia governato da fenomeni, dai fuochi d’artificio che durano poi una sola stagione”. Così  Romano Prodi ha risposto ad Agorà Rai Tre, condotto da Monica Giandotti, alla domanda su un eventuale ripensamento dopo l’annuncio, nel 2013, attraverso una lettera al Corriere della sera del suo abbandono al Pd (e alla politica).

Al Pd, comunque, resta legato. “Ho cercato di far capire sia a Bonaccini sia a Schlein che questo è l’unico partito, e che i partiti sono l’unico strumento perché il Paese non sia governato dai fenomeni, da fuochi di artificio che poi durano una sola stagione. Questo è il mio compito. Poi che io sia iscritto o no non ha nessuna importanza”, ha aggiunto.

Riguardo la nuova segretaria Elly Schlein, il Professore si è detto convinto che “farà un cambiamento molto radicale, si è presentata con forti novità rispetto al passato”.  “Giusto rompere con i capibastone, non con le diversità di opinione all’interno del Pd, perché sono la vita del partito stesso – ha detto ancora – Il punto è che non ci siano i capibastone, che comandino loro, e che invece ci sia la voce degli iscritti o del popolo o di coloro che vanno al seggio per decidere chi è il capo del partito”.