Presepi vecchi e nuovi a Reggio da riscoprire

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Se si parla di presepi si pensa subito a statue grandi o piccole, installazioni pieni di dettagli realistici, o a quelli con figuranti in carne e ossa; è facile dimenticarsi che anche i quadri della Natività e altre opere d’arte possono esserlo.
L’iniziativa promossa dall’Associazione Città di Reggio si propone di ampliare questo orizzonte promuovendo una serie di visite dedicate a tre opere d’arte degne di essere riscoperte.
La prima è un capitello del museo diocesano che mostra una Natività con tratti del tutto particolari e unici, dovuti all’abilità dell’artista, che nonostante la mancanza della prospettiva riesce a creare un’illusione di tridimensionalità vivace e mirabile. Perché le verità di fede fossero accessibili anche a una popolazione in larghissima parte analfabeta, all’arte sacra si chiedeva di dedicare a Dio persino le decorazioni più minute come i capitelli; tutto doveva parlare di Dio e rimandare a lui, come una Bibbia di pietra. La realtà fisica, lungi dall’essere un’illusione o solo d’ostacolo, geme anch’essa in attesa della rinascita definitiva ed è ricca di indizi sulla Verità, per chi sa cercarli.

La seconda è la cappella Toschi in Duomo; è facile identificarla perché spicca fra tutte le altre per la ricchezza della decorazione. Fu fatta costruire dall’omonimo cardinale reggiano in ricordo della sua candidatura a Papa agli inizi del milleseicento. Era molto devoto alla Madonna, difatti le dedicò questa cappella funeraria e per abbellirla chiamò alcuni dei più importanti pittori romani dell’epoca. I quadri raccontano varie tappe della vita di Maria, Natività compresa e sono piuttosto pregevoli; svettano tra i costosi marmi fatti venire da Roma e un ritratto scultoreo opera di Bonvicino (un artista che lavorò alla facciata della basilica di San Pietro).
La terza è il dipinto del Correggio a San Prospero. Chiamato dagli studiosi “La notte del Correggio”, il quadro è una Natività splendida e peculiare, dove il Bambinello è il punto più luminoso del quadro. Vi sono altri personaggi, tra cui Maria, Giuseppe e gli angeli, ma appaiono in penombra; è Gesù a illuminare tutti e allontanare le tenebre. Pur essendo una copia, cattura bene la bellezza dell’originale.

Le visite, gratuite a offerta libera, partiranno sabato 17 dicembre e termineranno l’8 di gennaio, tutti i sabati pomeriggio e domenica mattina partendo dal museo diocesano (Stradone del vescovado 2B). Per ogni visita sarà richiesta la prenotazione al sito www.cittadireggio.it, che a partire dal 17 dicembre avrà un banner da cui sarà possibile non solo prenotarsi, ma avere ulteriori informazioni.

Vi aspettiamo numerosi e nel frattempo noi dell’Associazione Città di Reggio vi auguriamo buon Natale e buon anno in anticipo.