A pochi giorni dall’addio del general manager Claudio Coldebella, Pallacanestro Reggiana ha ufficializzato anche la conclusione della lunga collaborazione con Filippo Barozzi, attuale direttore sportivo del club.
Entrato a far parte dell’organigramma biancorosso nel luglio del 2012, Barozzi ha ricoperto nel corso di questi tredici anni ruoli di crescente responsabilità: team manager, direttore operativo, direttore sportivo e direttore generale, “contribuendo – come ha scritto la società – in maniera significativa alla crescita e all’identità della società, sia dentro che fuori dal campo”.
“Come gli ho sempre detto – ha ricordato la presidente di Pallacanestro Reggiana Veronica Bartoli – credo che in pochi abbiano la nostra ‘R’ cucita sul petto come Filippo. Un ragazzo, ora diventato uomo, che ha rappresentato per tutti un esempio di qualità umane e professionali, di attaccamento al nostro club, di impegno, abnegazione e sacrificio, assieme a una passione con pochi eguali. Siamo davvero orgogliosi di aver contribuito a formare un manager del suo livello e non possiamo che continuare a fare il tifo per lui nelle sue prossime avventure professionali, certi che lui farà lo stesso per la Pallacanestro Reggiana”.
Così invece Barozzi, che andrà a occupare un ruolo dirigenziale nella squadra di calcio del Modena: “Grazie Pallacanestro Reggiana per aver accolto un ragazzo di 22 anni e per averlo accompagnato in un viaggio straordinario durato 13 stagioni, permettendogli di crescere dal punto di vista professionale ma soprattutto umano. Grazie alle proprietà Landi e Bartoli, ai soci, ai manager che si sono susseguiti, a tutte le persone dell’ufficio che hanno rappresentato e continuano a essere per me una seconda famiglia. Grazie ad allenatori, membri dello staff e a tutti coloro che ho incontrato in questo cammino meraviglioso, dagli sponsor al mondo delle istituzioni, dai collaboratori a tutto il popolo biancorosso che ci ha seguito e supportato nei momenti più gioiosi e attraverso le difficoltà. Accolgo una nuova e stimolante avventura professionale con l’orgoglio di essere stato un ulteriore esempio di come questa società continui a rappresentare, da oltre 50 anni, un ambiente di lavoro profondamente legato al territorio con la visione di sviluppare e far crescere giocatori, allenatori e dirigenti. Grazie di cuore Pallacanestro Reggiana!”.







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Custodisco, eredità di mio padre, la collezione quasi completa de "Il quaderno dell'attivista" pubblicazione del Partito Comunista Italiano degli anni quaranta e cinquanta dedicata ai
Attivista = semper mej che lavorer….
Giano bifronte... ipocrisia al top!