Omicidio di Saman, il Pakistan ha detto sì all’estradizione del padre

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Dopo una lunga vicenda giudiziaria, il Pakistan, per decisione del ministro degli Interni, ha detto sì all’estradizione di Shabbar Abbas, accusato dell’omicidio della figlia Saman, avvenuto a Novellara (nella Bassa reggiana) nell’aprile 2021 in seguito al rifiuto della giovane 18enne di accettare un matrimonio combinato. Il cadavere della ragazza era poi stato ritrovato dopo lunghe ricerche nel novembre del 2022 in un casolare nella campagna di Novellara, poco distante da dove abitava con la famiglia e sepolto sotto pochi centimetri di terra. La morte sarebbe stata provocata da strangolamento.

E’ stato lo stesso ministero del  Pakistan, inoltre, a confermare che Shabbar sarà “portato in Italia con un aereo charter”.
Nel tentativo di bloccare l’estradizione, l’avvocato di Shabbar Abbas ha presentato un ricorso all’Alta corte, m l’udienza in cui si sarebbe dovuto discutere l’estremo tentativo di opporsi all’estradizione di Shabbar Abbas è stata rinviata alla prossima settimana. “Il rinvio è stato motivato con un difetto di notifica” ha spiegato all’AGI Mahmood Akhtar, il legale del padre di Saman che ha presentato il ricorso. In particolare, ha precisato, “non è stato avvisato dell’udienza il Ministero dell’Interno pakistano”. I tempi per il rientro in Italia di Shabbar quindi si allungano, sempre che l’Alta Corte di Islamabad non accolga il ricorso del legale bloccando in extremis la consegna.

A luglio la corte distrettuale di Islamabad aveva espresso parere favorevole all’estradizione del padre della ragazza morta a 18 anni a Novellara. Nel processo che si celebra a Reggio Emilia, Shabbar è imputato assieme alla moglie e ad altri due familiari. Mancava il parere del governo che ora è arrivato.