Ammonta a un milione e 150mila euro la somma impegnata da Iren per affrontare e risolvere il problema delle emissioni odorigene del depuratore di Mancasale: l’impianto di via Raffaello, infatti, in determinate condizioni – soprattutto nel periodo estivo – provocava disagio nell’area circostante.
Avviati all’inizio dell’autunno, i lavori (oggetto nei giorni scorsi di un sopralluogo da parte di Ireti e di rappresentanti dell’amministrazione comunale di Reggio) hanno l’obiettivo di risolvere alcune criticità evidenziate dalla struttura, con particolare riferimento alla zona di pre-trattamento e sollevamento iniziale, nella quale affluiscono tutti i reflui fognari. Si tratta del primo di una serie di interventi per contenere le emissioni diffuse e ridurre drasticamente l’impatto dell’impianto.
“Nella scelta delle soluzioni progettuali – ha sottolineato il direttore generale di Ireti Eugenio Bertolini – si è tenuto conto di criteri di elevata qualità, affidabilità, durabilità nel tempo, minimizzazione degli impatti ambientali e degli oneri gestionali (attività di manutenzione, consumi elettrici), sia in fase di realizzazione che in fase di esercizio”.
Gli interventi sul settore dei pre-trattamenti dell’impianto di Mancasale hanno riguardato la realizzazione di nuove coperture su alcuni comparti che operavano a cielo aperto (come le coclee di sollevamento iniziale dei reflui) e la grigliatura fine, per una superficie complessiva coperta di circa 200 metri quadrati; il sistema di raccolta, captazione e aspirazione degli effluenti; l’installazione di una nuova unità di trattamento delle emissioni odorigene costituita da un biofiltro a umido con una capacità di trattamento di circa 2.540 metri cubi all’ora. Anche le vasche di laminazione saranno coperte, e verrà installato un sistema di trattamento e abbattimento delle emissioni costituito da uno scrubber a secco con una capacità di circa 8.000 metri cubi all’ora.
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