All’indomani del consiglio comunale straordinario di lunedì 8 settembre su Acer Reggio, durante il quale è stata respinta una mozione presentata unitariamente da tutti i gruppi di opposizione per chiedere la sospensione delle nomine del nuovo consiglio di amministrazione della sezione reggiana dell’Azienda casa Emilia-Romagna, il consigliere Giovanni Tarquini della Lista civica per Reggio ha criticato con amarezza l’esito della votazione in Sala del Tricolore: “Ancora una volta in consiglio comunale è andato in scena il solito triste e scontato teatrino: la mozione che sollecitava risposte precise sui criteri seguiti per la nomina dei nuovi membri del cda di Acer è stata respinta con 20 voti contrari della maggioranza contro gli 11 delle forze di opposizione unite”.
Per Tarquini “non è arrivata alcuna risposta che avrebbe anche potuto farci cambiare idea. Solo il riferimento a un fantomatico parere legale di cui, ad oggi, non si sa niente di più. Nessuno lo ha visto. Dal tenore e contenuto degli interventi degli amministratori del campo largo della sinistra, e successivamente dall’informazione televisiva al loro servizio, capace a sua volta di offuscare il merito delle questioni con inutili attacchi ai ‘rivali’ dei padroni, viene da chiedersi se hanno capito il motivo per cui le nomine sono viziate”.
“La verità è che questi amministratori, e il sindaco in primis lo ha dimostrato in pieno, non conoscono i problemi e le criticità di questa città, o forse non li vogliono affrontare nel merito. In oltre due ore di dibattito non abbiamo sentito da loro alcun riferimento al rispetto di ciò che stabilisce l’art. 4 del decreto lgs 39/2013 e alla corretta applicazione dello statuto di Acer. E questo, viene da dire, è perché non li conoscono. E pur invitati a leggerli, evidentemente non lo fanno. Allora la nostra città è davvero in mani sbagliate”.
Secondo Tarquini “è preoccupante, inoltre, la risposta del vicesindaco De Franco, il quale afferma che il consiglio di amministrazione di Acer ‘è un organo di indirizzo’ e gli amministratori ‘hanno un ruolo di direzione e indirizzo’, dimenticando che lo statuto dell’Azienda Casa attribuisce al cda gli stessi poteri, doveri e responsabilità previsti dal Codice civile per gli amministratori di società per azioni, tra cui ad esempio all’articolo 2380-bis del Codice civile ‘la gestione dell’impresa’, quindi veri e propri poteri gestori, di amministrazione di Acer; altrimenti appunto non sarebbe un consiglio di amministrazione, ma un esecutore di decisioni prese altrove”.
“I membri del campo largo della sinistra seduti in consiglio comunale, chiamati a esprimersi sull’esistenza dei requisiti di onorabilità e professionalità e sull’esistenza di cause di decadenza dei nuovi membri del cda di Acer Reggio, hanno dimostrato ancora una volta di non essere all’altezza del loro ruolo e di non saper dunque assicurare alla città i profili migliori per la sua amministrazione”, ha attaccato ancora Tarquini: “Come denunciamo da tempo, le loro scelte avvengono soltanto secondo logiche di partito e spartizione di poltrone. Le forze di opposizione unite hanno tentato di ristabilire la legalità nelle nomine di Acer Reggio. Ogni consigliere presente in aula ha votato nominalmente la mozione presentata e i consiglieri di maggioranza si sono assunti la responsabilità di bocciarla. Al momento non resta che aspettare di vedere cosa dirà l’Autorità nazionale anticorruzione”.







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