Nel 2024 in E-R trapiantati oltre 500 organi

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Nella Giornata nazionale per la donazione e il trapianto di organi e tessuti, che ricorre l’11 aprile, la Regione Emilia-Romagna ha fatto il punto della situazione sul tema parlando di un 2024 “di ottimo livello”, che ha fatto registrare ancora una volta un numero di organi trapiantati superiore a cinquecento (per la precisione 505), con 335 donatori totali (in leggero aumento – dieci in più – rispetto all’anno precedente).

E il primo trimestre del 2025 ha fatto segnare dati ancora migliori: al 31 marzo erano 82 i donatori segnalati (due in più rispetto allo stesso periodo del 2024) e 53 quelli utilizzati (sempre due in più); sono in crescita sia i trapianti (141 quelli già effettuati quest’anno, dieci in più rispetto a quelli del primo trimestre dello scorso anno) che i prelievi di cornee (607 in totale, 44 in più).

L’Emilia-Romagna, dunque, conferma la sua attrattività anche in questo ambito sanitario di altissima specializzazione: oltre il 40% dei pazienti trapiantati proviene da fuori regione, così come gran parte delle persone in lista d’attesa per un trapianto.

“I dati del 2024 sono positivi e quelli dei primi tre mesi di quest’anno ci fanno sperare in un andamento ancora più favorevole per il 2025″, ha detto in conferenza stampa l’assessore regionale alle politiche per la salute Massimo Fabi: “Questi risultati sono frutto di un lavoro di squadra e di un’organizzazione molto efficiente, che coinvolge tutta la nostra rete regionale delle donazioni e dei trapianti, i professionisti di straordinaria capacità ed esperienza che ci lavorano e le associazioni che instancabilmente continuano a promuovere il valore della donazione. Ma i veri artefici di questi numeri sono i donatori e le donatrici, senza i quali nulla sarebbe possibile: persone che con grande generosità e altruismo fanno una scelta che va oltre il semplice dono, ma rappresenta un atto di speranza, di vita che si rinnova, e di amore incondizionato. A tutti loro, e alle loro famiglie, va il grazie della nostra comunità”.

I 505 organi trapiantati nel 2024 confermano l’importante livello raggiunto dall’attività trapiantologica regionale negli ultimi anni (erano stati 585 nel 2023, 516 nel 2022 e 493 nel 2021). I donatori effettivamente utilizzati sono stati 202, in leggera flessione rispetto all’anno precedente ma comunque sopra quota duecento per il terzo anno consecutivo.

Al 31 marzo 2025 sono 1.520 i pazienti in lista d’attesa per un trapianto: in particolare, 75 di questi per un trapianto di cuore (27 da fuori regione), 27 per un trapianto di polmone (20 da fuori regione), 148 per un trapianto di fegato (55 da fuori regione), 1.262 per un trapianto di rene (648 da fuori regione), 6 per un trapianto di pancreas e due per un trapianto di intestino.

Nel 2024 sono aumentati anche i trapianti da donatore a cuore fermo (Dcd), cioè da donatore la cui morte viene certificata con criteri cardiologici e non neurologici. Come nel 2023, lo scorso anno sono state ben 70 le segnalazioni di donazione a cuore fermo e 60 i donatori utilizzati – per un totale di 118 organi prelevati e trapiantati con questa tecnica innovativa ma decisamente più complessa. In particolare, i trapianti di cuore da donazione Dcd sono stati quattro in totale in tutto il 2024, ma nel solo primo trimestre di quest’anno è stata già raggiunta quota tre.

Il merito di questi numeri va attribuito alle ottime performance dei centri trapianto di Bologna, Modena e Parma e all’organizzazione della rete donativa regionale coordinata dal Centro riferimento trapianti. Il potenziamento varato nel 2017 con l’istituzione dei Cop (Coordinamenti ospedalieri procurement) per l’identificazione dei donatori di organi e tessuti ha infatti aumentato la già alta attenzione delle 23 sedi donative presenti su tutto il territorio emiliano-romagnolo.

Molto importante anche l’attività di sensibilizzazione e supporto portata avanti negli anni dal Crt emiliano-romagnolo, la capillare organizzazione della rete regionale, l’elevato indice di accettazione degli organi dimostrato dai centri trapianto, ma anche e soprattutto la sensibilità dei cittadini.

Il Centro nazionale trapianti anche quest’anno ha curato e pubblicato il rapporto “Indice del Dono”, giunto alla quinta edizione, che analizza i numeri delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate nel 2024 al rinnovo delle carte d’identità nelle anagrafi di oltre settemila Comuni italiani.

Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna, Ferrara è al quinto posto tra le grandi città (quelle con oltre 100.000 abitanti) più generose d’Italia per la donazione degli organi, con un indice del dono di 68,43/100, una percentuale di consensi del 71,8% e un’astensione del 34,3%. Il comune bolognese di Castel d’Aiano, come lo scorso anno, è primo fra tutti quelli dell’Emilia-Romagna: nel 2024 ha fatto registrare un indice del dono pari a 81,61/100, una percentuale di consensi del 85,5% e un’astensione del 28,4%.

In generale, l’Emilia-Romagna ha una percentuale di consensi pari al 66,5% e un’astensione del 39,9%, contro una media nazionale rispettivamente del 64,5% e del 41,8%.