Morti al rally di Canossa del 2021: condannato l’organizzatore, assolti altri sette

incidente rally Riverzana Canossa 2021 auto Peugeot 208 – YT

Si è concluso con una condanna, sette assoluzioni e un rinvio a giudizio in dibattimento il primo grado del processo (con rito abbreviato per otto dei nove imputati) relativo alla tragedia del rally automobilistico di Riverzana di Canossa del 28 agosto 2021, durante il quale morirono due spettatori: il modenese Cristian Poggioli, 33 anni, e il reggiano Davide Rabotti, 20 anni, investiti da una Peugeot 208 uscita di strada durante la gara e piombata su una collinetta dove era assiepato il pubblico.

Per il gravissimo incidente sono finite sotto inchiesta nove persone, tutte accusate – a vario titolo – di non aver identificato correttamente l’area come pericolosa per lo stazionamento del pubblico e di non aver valutato adeguatamente il rischio (nonostante le preoccupazioni emerse in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato in Prefettura a Reggio nei giorni precedenti), nonché per l’assenza di transenne o fettucce che delimitassero la distanza minima di 30 metri dal percorso di gara.

L’unica condanna è stata quella a carico del reggiano Alen Carbognani, legale rappresentante del team Asd Grassano Rally, organizzatore della manifestazione automobilistica, condannato a un anno di reclusione (con pena sospesa). Tutti assolti, invece, gli altri sette imputati che avevano scelto il rito abbreviato: il direttore di gara Simone Bettati, il supervisore tecnico Demitri Bruello, il delegato all’allestimento Luca Meneghetti e i quattro apripista Eugenio Dallari, Andrea Montecchi, Edoardo Ferrari e Daniele Bandieri.

Il commissario di gara, il modenese Pietro Martinelli, l’unico ad aver scelto il rito ordinario, è stato invece rinviato a giudizio. I familiari delle vittime non si sono costituiti parte civile nel processo dopo aver raggiunto un accordo risarcitorio.



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