Montecchio. Appiccano 3 volte il fuoco in un’azienda dismessa, denunciati tre minori

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Si divertivano a vandalizzare un’azienda dismessa, grazie a varchi realizzati nella rete di recinzione, che ne delimita la proprietà, accedevano all’interno dei locali del plesso industriale, divertendosi a devastare gli ambienti attraverso micro-incendi. L’ultimo dei tre roghi dolosi, tuttavia, ha visto i carabinieri della stazione di Montecchio Emilia riuscire a risalire ai presunti responsabili e porre fine a un gioco pericoloso, anche per gli stessi autori, che oramai praticavano con cadenza seriale da qualche giorno. Questa, in sintesi, la premessa dei fatti verificatisi nei giorni scorsi in provincia di Reggio Emilia, che ha visto i carabinieri della stazione di Montecchio Emilia, sotto il costante coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Bologna, identificare i presunti autori dei raid vandalici. Si tratta di tre studenti minorenni, aventi un’età compresa tra i 16 e i 17 anni, residenti nel Reggiano, che i carabinieri della stazione di Montecchio hanno denunciato in stato di libertà all’Autorità giudiziaria minorile del capoluogo felsineo in ordine al reato di concorso in danneggiamento seguito da incendio. Il relativo procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.

Il primo rogo nel pomeriggio del 26 marzo scorso all’interno della dismessa azienda Gam&Gam di via Curiel a Montecchio Emilia, quando i tre ragazzini hanno dato fuoco a un materasso e ad alcuni suppellettili in legno accatastati in un ufficio le cui fiamme venivano domate dai vigili del fuoco di Sant’Ilario d’Enza. Il giorno successivo la replica, con i carabinieri che, grazie anche alle telecamere di un vicino centro commerciale, riconducevano l’azione delittuosa a un raid vandalico a opera di giovani in età scolare. Le conferme sulla presunta responsabilità degli odierni indagati i Carabinieri le hanno avute il pomeriggio del 29 marzo successivo quando recatisi nel dismesso opificio, per un sopralluogo tecnico, avevano modo di notare i tre odierni indagati darsi alla fuga dopo aver dato alle fiamme lo stesso materasso bruciato nei giorni scorsi e altri seppellitili. I tre minorenni, accompagnati dai rispettivi genitori, venivano convocati in caserma dove i carabinieri di Montecchio Emilia, forti anche delle riprese video acquisite dal vicino supermercato, contestavano loro l’ipotesi di reato di danneggiamento seguito da incendio per la cui fattispecie venivano segnalati alla Procura minorile.