Modena, Italia del futuro risponde all’appello del Pd: bene il campo largo

Davide Nostrini – presidente Italia del Futuro (2) (2)

Italia del Futuro è pronta a lavorare per costruire un campo largo a Modena in grado di riunire le forze progressiste così come proposto dal segretario provinciale del PD Roberto Solomita.

Le dinamiche nazionali non devono impedire di lavorare bene sul territorio – afferma il presidente di Italia del Futuro, Davide Nostrini -. Abbiamo tanto da dire e in questa partita del centrosinistra noi ci saremo senza mettere pregiudiziali. Siamo lontani da alcune proposte avanzate in questi anni da partiti dell’ipotetica coalizione, in primis il Movimento 5 Stelle, ma siamo certi che le dinamiche locali siano differenti da quelle nazionali e che la nostra necessità oggi sia quella di costruire una coalizione ampia, però con un’identità forte nelle varie composizioni, che riesca a dare un progetto alla provincia di Modena e alle varie città interessate dalle amministrative del 2024. Un progetto che raccolga alcuni temi strategici per le città come il welfare, il verde, le politiche giovanili, la formazione e il lavoro, la disoccupazione giovanile, il mondo dell’impresa e dell’imprenditoria giovanile ed una visione della provincia di Modena come polo europeo dell’innovazione attraverso i suoi vari distretti produttivi”.

Nostrini sottolinea l’importanza della costruzione congiunta di un programma: “È importante che il PD apra le porte per ragionare sulle scelte che riguardano il programma. Il centrosinistra deve guardare ad unire le diversità e non a cancellarle”.

Il presidente di Italia del Futuro poi promuove l’idea di un campo largo a livello locale e chiede uno sforzo in questo senso anche ad Italia Viva e Movimento 5 Stelle: “Amministrative recenti come Castelnuovo Rangone hanno dimostrato che è assolutamente possibile costruire un progetto molto forte in grado di essere alternativo alla proposta del centrodestra. L’appello del PD è giusto. Siamo consapevoli che mettere insieme partiti così diversi è difficile, ma per serietà bisogna almeno sedersi al tavolo, è uno sforzo che dobbiamo fare tutti, anche Italia Viva e Movimento 5 Stelle”.

Sul ruolo di Italia del Futuro e sul dialogo con la società civile aggiunge: “Penso che progetti come il nostro possano intercettare un elettorato moderato e liberale che attualmente fatica a riconoscersi in un centrodestra molto conservatore. Per arrivare pronti alle elezioni serve costruire un grande rapporto con associazioni di categoria, volontariato, sindacati. Queste realtà devono essere coinvolte già da adesso e non negli ultimi mesi prima delle elezioni perché possono dare un contributo fondamentale. Italia del Futuro già da marzo ha iniziato un percorso di incontro con questi mondi perché pensiamo che fare comunità significhi ascoltare e comunicare in modo trasparente le scelte”.