Minori. Facci (Lega): giunta chiarisca operato Garante infanzia su fatti Bibbiano

Municipio di Bibbiano

Caso Bibbiano: i consiglieri della Lega (prima firma Michele Facci) interrogano la Giunta per conoscere l’opinione dell’esecutivo regionale sul ruolo del Garante regionale dell’infanzia e adolescenza. In particolare, i leghisti chiedono chiarimenti sui seguenti punti: sulle considerazioni della pm Valentina Salvi riguardo all’operato della Garante Maria Clede Garavini in ordine ai fatti di Bibbiano; se non ritenga che il ruolo del Garante, così come previsto, sia inadeguato a rappresentare gli interessi dei minori, specie quelli più fragili; se non ritenga di modificare l’attuale legge regionale 9/2005, affinché il Garante sia messo nelle condizioni di potere intervenire adeguatamente; per quale motivo l’Assemblea non abbia mai discusso le relazioni del Garante, annualmente, come previsto dalla legge regionale 9/2005.

Facci richiama l’audizione del 9 dicembre scorso in Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema degli affidi minorili. “La pm della procura di Reggio Emilia Valentina Salvi- ha spiegato Facci- in relazione ai fatti di Bibbiano, ha dichiarato che alcune famiglie della Val d’Enza si rivolsero anche alla Garante che però ‘in buona fede’ si limitò ‘a chiedere ulteriori notizie ai Servizi sociali. Ma essendo un sistema chiuso non si arrivò a nulla’. Con tutta evidenza, pertanto, la Garante Garavini, pur messa a conoscenza delle problematiche nel territorio di Bibbiano, non fu in grado di capire la gravità della situazione e, soprattutto, la fondatezza delle ragioni rappresentate dai familiari, tanto da rivolgersi direttamente agli stessi Servizi ai quali erano stati mossi gli addebiti”.

Richiamando poi un episodio del 2018, la Lega sostiene che l’ufficio del Garante, “anziché intervenire e valutare se nel caso concreto fossero state approntate tutte le misure necessarie per la tutela della minore e della famiglia originaria, si limitava a prendere atto della presenza di un procedimento avanti l’Autorità giudiziaria minorile per sospensione della potestà genitoriale”.

“Ne consegue- hanno concluso i consiglieri- che la figura del Garante, allo stato attuale, non ha alcuna reale utilità, a meno che non intervengano adeguate modifiche legislative che possano attribuire l’assunzione di un ruolo, anche decisionale, del tutto terzo ed effettivamente indipendente dalle posizioni proprie degli altri soggetti istituzionali coinvolti, Servizi sociali in primis”.

Gli altri firmatari dell’interpellanza sono: Massimiliano Pompignoli, Gabriele Delmonte, Matteo Rancan, Emiliano Occhi, Simone Pelloni, Daniele Marchetti, Valentina Stragliati, Fabio Bergamini, Fabio Rainieri, Stefano Bargi, Maura Catellani, Andrea Liverani, Matteo Montevecchi.