Paolo Mieli da Lilli Gruber su La7: “Massari, una figura patetica”

“Il povero sindaco di Reggio è una figura veramente patetica, poverino”. È questo il durissimo giudizio di Paolo Mieli, editorialista del Corriere della Sera, sul “siparietto” andato in scena lo scorso 28 settembre al teatro Valli di Reggio durante la consegna del Primo Tricolore a Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati.

Albanese, nell’occasione, aveva bacchettato pubblicamente il sindaco Marco Massari, che nel suo discorso si era permesso di fare riferimento – tra le altre cose – anche alla tragica carneficina del 7 ottobre 2023 e agli ostaggi israeliani ancora in mano ad Hamas. Parole, quelle del sindaco, che erano state anche fischiate e contestate da una parte del pubblico: una prima umiliazione a cui si era aggiunta poi anche la “ramanzina” dell’ospite d’onore della giornata: “Io il sindaco non lo giudico, lo perdono… Però, però sindaco mi deve promettere che questa cosa non la dice più”, aveva detto Albanese, mettendo il primo cittadino reggiano in un’evidente situazione di imbarazzo alla quale Massari non è stato in grado di reagire prontamente.

Mieli, ospite della trasmissione tv “Otto e mezzo”, su La7, stava parlando appunto degli ostaggi ancora prigionieri nella Striscia di Gaza: “A me piacerebbe che una volta, ma una, mi basta una, in un comizio qualcuno ricordasse che ci sono pure degli ostaggi israeliani rinchiusi…”.

A quel punto è stato interrotto dalla conduttrice: “Il povero sindaco di Reggio Emilia…”, ha provato ad accennare Lilli Gruber, e Mieli ha subito colto la palla al balzo: “Il povero sindaco di Reggio è una figura veramente patetica, poverino, che premiava Francesca Albanese, ha nominato gli ostaggi e lei gli ha fatto una lavata di capo, dicendo ‘Ma che c’entrano gli ostaggi, come si permette?’; il pubblico l’ha fischiato, lei gli ha detto: ‘Ti perdono’ e lui ha ringraziato di essere perdonato”, ha concluso il giornalista.



Ci sono 4 commenti

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  1. Ipocrisia unica Dea

    Una cosa avrebbe dovuto fare, riprendersi la bandiera e spedirla fuori dal teatro seduta stante.
    Servono però attributi, che non si scorgono in p.zza Prampolini, né all’orizzonte.
    Una cosa è certa, per questa tragicommedia passata su ogni schermo, Reggio è ora più nota di Parma e Modena. Per demeriti acquisiti.

  2. kursk

    come dargli torto….?
    certo che la figura di palta (colossale) è oramai rimbalzata a livello nazionale sia sui
    programmi di approfondimento (La7, RAI 2…) che su quotidiani importanti come il Corriere della sera….grazie sindaco Massari!!!!! grazie PD!!!!!! grazie anime belle!!!!!

  3. Eugenio

    Ma no dott Mieli , ma no, il sindaco non è affatto un povero. È lei che è una villana priva di qualsiasi senso delle istituzioni e pure supponente. Per questo in molti hanno chiesto che le sia ritirato l’onorificenza. Il sindaco non ha fatto altro che leggere un testo in cui si ricordano tutti gli aspetti tragici e problematici della crisi. E non è vero che il pubblico lo ha fischiato. A rumoreggiare è stata solo una minoranza dai palchi di sinistra. Sempre la stessa che ha disturbato anche altre manifestazioni e ai quali la Relatrice ONU mandava plateali segni di approvazione non mancando di dire al Sindaco cosa non avrebbe dovuto dire. Massari è rimasto molto composto


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