Una vasta operazione di polizia per il contrasto della criminalità giovanile e del fenomeno delle cosiddette “baby gang”, che ha coinvolto oltre 500 tra agenti e operatori in tutta Italia, ha portato all’arresto di una quarantina di persone (un quarto delle quali minorenni) nelle province di Arezzo, Bari, Catania, Genova, Milano, Modena, Napoli, Palermo, Padova, Pescara, Reggio, Rovigo, Salerno e Verona, e alla denuncia di altri 70 soggetti (tra cui una ventina di ragazzi con meno di 18 anni).
Nell’ambito di questa maxi-operazione, nel pomeriggio di giovedì 14 dicembre la squadra mobile di Reggio ha arrestato due ventenni accusati di spaccio di sostanze stupefacenti, che in precedenza erano stati notati dalle forze dell’ordine soprattutto nella zona della stazione ferroviaria storica, e in particolare nell’area dello skate park vicino ai capannoni delle ex Officine Reggiane.
Secondo le attività investigative, l’attività di spaccio si sarebbe concretizzata in pieno giorno in prossimità del campo da basket, frequentato prevalentemente da ragazzi e ragazze minorenni. Uno dei due presunti pusher, tra l’altro, è sospettato di aver venduto in almeno un’occasione una dose a un cliente minorenne.
Sempre nell’ambito della stessa operazione, lo scorso 11 dicembre la squadra mobile di Reggio aveva deferito in stato di libertà due ragazzi minorenni (uno di 16 e l’altro di 17 anni, anch’essi stranieri ed entrambi con precedenti per reati contro il patrimonio) con l’accusa di procurato allarme per un episodio risalente al primo dicembre, quando i due erano saliti a bordo di un autobus con una pistola parzialmente nascosta all’interno dei pantaloni.
A segnalare la loro presenza era stata la madre di un ragazzo minorenne che viaggiava a bordo dello stesso mezzo pubblico. Visionando le immagini del sistema di videosorveglianza interna del bus, gli inquirenti sono riusciti a risalire all’identità dei due giovanissimi: successivamente, l’analisi dei loro profili social ha permesso di scoprire diversi post nei quali i due ragazzi erano fotografati nell’atto di impugnare una pistola apparentemente vera, in quanto sprovvista di tappo rosso.
A Modena, invece, la polizia ha effettuato controlli mirati presso luoghi di ritrovo e centri sociali della città per verificare l’eventuale presenza di monopattini elettrici e biciclette di valore rubate.
Ultimi commenti
Stato di abbandono? Io direi più atti di vandalismo...
Sono sempre più vergognosi senza un briciolo di pudore ,superpagati per scaldare le poltrone e non per risolvere i problemi reali della gente !
La sinistra vuole solo governare non pensa le cose importanti per gli italiani anche se non è in grado di farl: pur di avere voti […]