Lunedì 16 novembre un operaio di 47 anni si è presentato alla stazione dei carabinieri di Maranello, in provincia di Modena, per costituirsi, sostenendo di aver appena ucciso la compagna di 33 anni. I militari, subito dopo la confessione dell’uomo, sono andati nell’abitazione del presunto delitto, dove la coppia conviveva, trovando la donna in stato di choc e con un’evidente ferita alla testa ma fortunatamente ancora viva.
A terra, invece, c’era la pistola calibro 6,35 con matrice abrasa, detenuta illegalmente, usata poco prima dal 47enne per sparare alla compagna. La donna è stata trasportata immediatamente all’ospedale di Baggiovara, dove è stata operata per l’asportazione dell’ogiva: non è in pericolo di vita, la prognosi per guarire dalla frattura della teca cranica provocatagli dal colpo di arma da fuoco è di una ventina di giorni.
L’operaio, invece, è stato arrestato per tentato omicidio e detenzione abusiva di arma da fuoco ed è stato portato nel carcere di Modena. Il movente, secondo quanto riferito dai carabinieri, sarebbe da ricondurre a una crisi nella coppia.







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