Mappa europea contagi, Emilia arancione

2021w39_COVID19_EU_EEA_Subnational_Combined_traffic_0

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha aggiornato la mappa dei contagi di nuovo coronavirus alla data del 7 ottobre, certificando l’ulteriore miglioramento della situazione italiana rispetto alla settimana precedente: tra i cambi di colore ci sono due peggioramenti (la Liguria da zona verde a zona arancione e la Basilicata da zona arancione a zona rossa) ma anche diversi miglioramenti, con il passaggio di Umbria, Molise e Puglia dalla zona arancione alla zona verde e della Calabria dalla zona rossa alla zona arancione.

Restano confermati i colori delle altre regioni e province autonome italiane: l’Emilia-Romagna, assieme a circa la metà degli altri territori nazionali, resta ancora in zona arancione, ovvero tra le aree d’Europa in cui il virus Sars-Cov-2 sta circolando a livelli medi. Secondo la mappa basata sui dati trasmessi dagli Stati membri dell’Unione europea al sistema Tessy (The European Surveillance System) è rimasta una sola regione in zona rossa, la Basilicata.

Per quanto riguarda il resto d’Europa, invece, la mappa dell’Ecdc continua a contraddistinguersi per la presenza di numerosi territori ancora in zona rossa, anche se la situazione sembra gradualmente migliorare. Si segnalano, in negativo, alcune nazioni interamente in rosso scuro, come la Slovenia e le repubbliche baltiche (Estonia, Lettonia e Lituania), colore che contrassegna le aree in cui il virus Sars-Cov-2 sta circolando ai livelli più elevati; stesso destino anche per alcune regioni settentrionali della Romania.

Sono interamente in zona rossa, invece, l’Irlanda, la Germania, la Slovacchia, la Croazia (con l’area di Zagabria in rosso scuro), la Romania e la Bulgaria; zona rossa anche per alcune regioni della Spagna, buona parte del Belgio, gran parte dell’Austria e della Grecia (sia continentale che insulare), alcune zone della Norvegia, due regioni orientali della Polonia e la parte settentrionale dell’Ungheria.