Manovra. “Lotta all’evasione, evitato l’incremento dell’Iva”

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Quasi cinque ore di riunione non bastano a sciogliere i nodi ancora aperti e ricomporre le divisioni interne alla maggioranza di governo sulle misure anti evasione, fortemente volute dal premier Giuseppe Conte, che incassa la sponda del titolare dell’Economia, Roberto Gualtieri (e dei dem). Ma i fronti aperti da renziani e pentastellati sul tetto al contante (norma su cui si starebbe ragionando per raggiungere una intesa, riferiscono fonti governative) e la stretta sul carcere per i grandi evasori, così come sull’inasprimento delle multe per i commercianti che rifiutano i pagamenti con bancomat, frenano l’intesa e – almeno per il momento – il via libera della manovra e del decreto fiscale.

Raggiunta la quadra su Quota 100, su cui Italia viva aveva fatto muro per poi ‘cedere’, il governo riesce a raggiungere un accordo anche su un altro tema oggetto di scontro: il taglio del cuneo fiscale sarà destinato esclusivamente ai lavoratori e non anche alle imprese, come invece chiedevano i 5 stelle. Ma che le distanze fossero ancora lontane dall’essere colmate si è capito già nel tardo pomeriggio, quando la convocazione ufficiale del Cdm riporta all’ordine del giorno solo l’esame del Dpb. Ma ha prevalso l’asse Conte-Gualtieri per chiudere l’intero pacchetto delle misure cardine della manovra e del decreto. Per il premier, infatti, la lotta all’evasione deve essere la priorita’ assoluta.

“Le coperture sono solide, i numeri particolarmente robusti”, assicura Gualtieri: 3 miliardi arrivano da misure per il contrasto all’evasione e altri 3 miliardi arrivano dall’extragettito dei pagamenti legati agli Isa. Ma è il capitolo evasione a tenere banco nella lunga notte del Cdm. Conte ne ha fatto una battaglia personale. A poche ore dal Consiglio incita via sms Gualtieri a non cedere al pressing di tecnici e politici: “Mi piacerebbe che tu fossi al mio fianco in questa battaglia ma sono pronto ad assumermi la responsabilità perché o si fa “una rivoluzione” o “è inutile”, scrive al ministro. Poi si batte in Cdm contro le resistenze di renziani e Cinque stelle. Quando è quasi l’alba esulta: nasce il piano “Italia Cashless che, senza penalizzare nessuno, incentiva l’utilizzo della moneta elettronica e i pagamenti digitali per favorire l’emersione dell’economia sommersa”, spiega.

CANCELLAZIONE CLAUSOLA IVA 2020 Stop all’aumento Iva da 23,1 miliardi che sarebbe scattato da gennaio senza se e senza ma. I rincari sono stati «completamente sterilizzati, senza ricorrere a interventi sulle rimodulazioni delle aliquote capaci di aumentare il gettito di tale imposta».

CUNEO FISCALE E la seconda macro misura della manovra. Si riduce già dal 2020 il cuneo fiscale a carico dei lavoratori, avviando un percorso di diminuzione strutturale della pressione fiscale sul lavoro. L’ipotesi è di una riduzione da 3 miliardi nel 2020 per arrivare a regime a 6 miliardi. Gli sconti arriverebbero ai soli lavoratori dipendenti. Il governo, nel comunicato finale di Palazzo Chigi ipotizza anche una «di riforma complessiva del regime Irpef».

PIANO CASHLESS, CALO GRADUALE DEL CONTANTE Meno contante ma senza penalizzazione ma con un superbonus da 3 miliardi, una sorta di ‘regalo della Befanà che verrà pagato nel 2021 a chi fa specifiche spese utilizzando la carta. E’ questo il terzo macro intervento previsto dalla manovra che è articolato anche con l’arrivo di un tetto all’uso del contante. Si passerà da 3.000 a 1.000 euro ma in tre anni: si scenderà a 2.000 euro nel 2020 per poi arrivare alla soglia fissata a regime due anni dopo. I dettagli, per una manovra approvata “salvo intese” ancora devono essere definiti: è prevista una riduzione sensibile delle commissioni per i negozianti, di fatto quasi un azzeramento. Di certo arriva una lotteria con estrazioni e premi speciali per le spese pagate con la carta di credito o il bancomat, insieme a sanzioni per chi non accetta questo tipo di pagamenti. La lotteria assorbirebbe, ma solo nel futuro quella ipotizzata «per gli scontrini» introdotta, ma mai attuata, con l’ultima manovra che comunque dovrebbe partire a gennaio: prevede l’uso di scontrini parlanti, con l’indicazione del codice fiscale di chi compra.

LOTTA ALL’EVASIONE Con un apposito decreto fiscale vengono messe in campo politiche di contrasto all’evasione e alle frodi fiscali in più settori. Sul carcere per gli evasori arriva solo una prima indicazione di inasprimento delle pene e si rinvia ad un emendamento che arriverà durante l’iter parlamentare. Le norme, promette il premier Conte, «le incrementeremo finché sono io al governo». Si introducono misure per contrastare l’illecita somministrazione di manodopera e l’aggiramento della normativa contrattuale in tema di appalti da parte di cooperative o imprese fittizie. Si rafforzano le misure contro le frodi nel settore dei carburanti. Si implementa il contrasto all’evasione e all’illegalità nel settore dei giochi, attraverso l’istituzione del registro unico degli operatori del gioco pubblico e il blocco dei pagamenti per i soggetti che operano dall’estero senza concessione, anche attraverso l’istituzione dell’agente sotto copertura.

FAMIGLIE, FONDO DA 600MILA EURO Vengono destinati 600 mila euro per gli interenti in favore delle famiglie, che saranno oggetto di un piano di razionalizzazione e semplificazione. La base per arrivare all’assegno unico per i figli. Sconti per gli asili nido, con azzeramento della retta per i redditi bassi.

SALUTE Ci sarà la cancellazione del cosiddetto superticket in sanità, a partire dalla seconda metà del 2020, con un corrispondente incremento delle risorse previste per il sistema sanitario nazionale.

SCONTI RISTRUTTURAZIONI, ARRIVA BONUS FACCIATE Si arricchiscono le detrazioni per le ristrutturazioni. Viene introdotta per il 2020 una detrazione per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici (il “bonus facciate”) per dare un nuovo volto alle nostre città. Vengono prorogate le detrazioni per la riqualificazione energetica, gli impianti di micro-cogenerazione e le ristrutturazioni edilizie, oltre a quelle per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe energetica elevata a seguito di ristrutturazione.

IMPRESE 4.0 E SCONTI A CHI INVESTE Si stanziano le risorse necessarie a proseguire gli incentivi del programma «Industria 4.0» e altri strumenti di innovazione: tra questi il Fondo centrale per le piccole e medie imprese; il super e l’iper ammortamento (per beni tecnologici, software ed economia circolare); il rifinanziamento della legge Sabatini.

PREVIDENZA E WELFARE  Viene confermato il sussidio economico che accompagna alla pensione categorie di lavoratori da tutelare (cosiddetta APE Social) e la possibilità per le lavoratrici pubbliche e private di andare in pensione anticipata anche per il 2020 (la cosiddetta ‘Opzione Donnà). Non è stata toccata quota 100, senza prevedere diverse finestre di uscita.

ALTRE MISURE Per le politiche di sostegno alle persone diversamente abili vengono stanziate le risorse, è prevista una delega e tre diversi fondi. Risorse anche per il Mezzogiorno. Viene confermata anche l’esenzione dal canone RAI per gli anziani a basso reddito.

INVESTIMENTI PUBBLICI E PRIVATI E AMBIENTE Si istituiscono due nuovi fondi per finanziare gli investimenti dello Stato e degli enti territoriali e un fondo per contribuire (con garanzie, debito o apporto di capitale di rischio) alla realizzazione di investimenti privati sostenibili nell’ambito del green new deal. A queste risorse vanno aggiunte quelle relative al sostegno degli investimenti privati sotto forma di contributi e di incentivi.