Per il terzo anno consecutivo l’Università di Bologna ha conquistato il primo posto tra gli atenei italiani nel World University Rankings di Times Higher Education (The), una delle più note e prestigiose classifiche universitarie internazionali, piazzandosi davanti alla Scuola Normale Superiore di Pisa e all’Humanitas di Milano.
L’Alma Mater ha compiuto anche un balzo in avanti di undici posizioni nella classifica mondiale, passando dal 172° al 161° posto su un totale di quasi 1.800 università prese in considerazione (in significativo aumento rispetto alle 1.662 dello scorso anno). Un risultato che per il quinto anno consecutivo colloca l’Università di Bologna tra le prime 200 del ranking: considerando che nel mondo esistono circa 26.000 università, l’Alma Mater è quindi stabilmente nell’1% dei migliori atenei a livello globale.
Tra i principali indicatori che compongono la graduatoria spicca in particolare quello relativo alla qualità della didattica (Teaching), rispetto al quale l’Università di Bologna è entrata quest’anno nella top 100 mondiale, salendo dal 104° al 96° posto: un risultato particolarmente significativo, considerando che il rapporto tra il numero di studenti e studentesse e quello di docenti è molto più alto della media europea.
Ottimo risultato anche per l’indicatore riguardante le attività di ricerca (Research), che ha fatto avanzare l’Alma Mater di 42 posizioni (dal 264° al 222° posto), ma in generale è stato registrato un miglioramento generalizzato su tutte le voci principali che compongono il ranking.
Questi risultati, ha commentato con soddisfazione il rettore Giovanni Molari, “confermano l’alto livello qualitativo e reputazionale dell’Università di Bologna: un ateneo capace di essere protagonista a livello internazionale, senza mai rinunciare alla sua natura di grande università pubblica e inclusiva, e ai compiti che tale identità ci impone. È al prezioso lavoro quotidiano della nostra ricca comunità accademica che dobbiamo questo e altri successi, e a loro ancora una volta va il nostro ringraziamento”.
Più giù in classifica, invece, gli altri atenei emiliani: l’Università di Modena e Reggio e l’Università di Ferrara sono nella fascia tra il 400° e il 500° posto a livello globale, mentre l’Università di Parma è nella fascia tra il 600° e l’800° posto.
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Hanno perso.La liberazione è vvina
si certo, infatti adesso cella diventerà meta turistica di alto livello....
Ma a nessuno ha infastidito la sorridente e gioiosa presenza del Sindaco e dell'Assessore Bonvicini all'abbattimento di quel monumento dello spreco di risorse pubbliche e […]