L’Emilia tra sentieri antichi e modernità: andare per cammini storici verso il Grande Fiume (fotogallery)

È l’Emilia da vivere all’aria aperta, l’Emilia dei grandi cammini storici e delle storie che scorrono intorno al Po, quella sempre più amata da viaggiatori ed escursionisti alla ricerca di un territorio da visitare con lentezza, meravigliandosi delle bellezze naturalistiche e culturali, dei prodotti dell’enogastronomia, delle infinite possibilità offerte da un turismo esperienziale outdoor sempre più organizzato e ricco di servizi.

Alla BIT di Milano, il 13 febbraio 2023, sono stati presentati, nello stand di APT Emilia-Romagma, da Visit Emilia – la Terra dello Slow Mix, unica ed eclettica, che unisce le province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia – i progetti di valorizzazione turistica dell’Emilia del Grande Fiume e dei Cammini storici, che vedono protagonisti centinaia di operatori turistici e comuni all’insegna di una proposta attraente e in linea con le nuove tendenze del turismo.
A seguito dell’introduzione di Ivano Pavesi, rappresentante di Visit Emilia e della Riserva MaB UNESCO Po Grande, Lisa Manfredini, esponente dell’Unione Bassa Reggiana, ha illustrato le peculiarità del progetto di promozione turistica “C’era una volta una Goccia” dedicato ai territori del Grande Fiume, che mette insieme 19 comuni che si trovano lungo il Po e nella Riserva MaB UNESCO Po Grande, dando ai visitatori la possibilità di creare itinerari su misura alla scoperta del fiume e dei suoi circuiti naturalistici e culturali, da vivere a piedi, in bicicletta, in barca. Tre le iniziative portate avanti, grazie a Visit Emilia, “Discovery Water” ha visto la mappatura dei punti nevralgici da cui avviare la navigazione, noleggiare bici, visitare musei in cui approfondire la storia del fiume. “Un Po di cultura” è il progetto per promuovere i percorsi culturali del territorio: tramite il sito web – www.visitemilia.com – i visitatori possono costruire itinerari e playlist con i loro luoghi del cuore, per poi scaricare mappe ed informazioni da seguire. Con audio-guide si integra il racconto delle terre del fiume, grazie al coinvolgimento delle persone che le vivono e ne tramandano la memoria storica. L’ultima iniziativa riguarda la creazione di un calendario unico di eventi e di un festival dedicato al fiume Po.

Luca Bruschi, che si occupa di cultura al Comune di Fidenza ed è direttore dell’associazione europea Vie Francigene ha illustrato il progetto che coinvolge i Cammini storici emiliani, che fanno parte dei 20 cammini che attraversano tutta la Regione Emilia Romagna: la Via Francigena, che tocca il cuore degli Appennini emiliani tra Piacenza e Parma, la Via Matildica del Volto Santo che consente di rivivere l’atmosfera del feudo di Matilde di Canossa nel Reggiano, il Sentiero dei Ducati tra Emilia e Lunigiana, l’antica Via degli Abati, itinerario alto-medievale che si immerge nella Val Trebbia, la Via di Linari che tocca luoghi dalla grande importanza naturalistica, come la Riserva della Biosfera Unesco dell’Appennino Tosco Emiliano. Cammini costellati di testimonianze storico-artistiche, con forti connotazioni culturali, ma sempre più ricchi di servizi – come il noleggio di biciclette o il trasporto zaini – a favore dei pellegrini e degli amanti delle escursioni, che soprattutto sulla Via Francigena giungono da tutto il mondo (lo scorso anno sono arrivati da 40 Paesi, tra cui Australia, Stati Uniti, Giappone).

Per valorizzare i Cammini dell’Emilia, ci saranno una serie di educational tour e camminate evento, chiamate “I love cammini”, itinerari di circa mezza giornata che consentiranno ai visitatori di sperimentare i percorsi e di sensibilizzare anche la comunità locale sul prendersi cura dell’ambiente che si attraversa. Inoltre, dal 18 al 21 maggio 2023, la nuova edizione del Francigena Fidenza Festival accenderà i riflettori su tutti gli aspetti legati ai Cammini. Sul sito web www.camminiemiliaromagna.it si possono scoprire i 20 cammini censiti, con mappe e informazioni.

Intorno ai Cammini e al Grande Fiume, gli operatori turistici, provenienti da diverse realtà, si uniscono per offrire una proposta integrata. Questo il valore aggiunto del turismo esperienziale in Emilia, come sottolineato da Josep Ejarque di FTourism, ideatore dei network delle esperienze turistiche e delle Reti di prodotto di Visit Emilia: Cultura e Castelli, Food & Wine, Terme e Outdoor. Con la pandemia è aumentata la richiesta di attività esperienziali, in particolare nel settore dell’outdoor. L’Emilia si è fatta trovare preparata organizzando i suoi servizi, grazie alla collaborazione degli operatori delle Reti, aumentando la sua notorietà nel mercato turistico e ottenendo buoni risultati in termini di flussi turistici. Anche l’esperienza dello shopping in Emilia è outdoor: visitando il Fidenza Village si scopre una vasta gamma di servizi esclusivi.

A chiudere la conferenza, Pierangelo Romersi, direttore di Visit Emilia, il quale ha evidenziato l’importanza del lavoro svolto dalle Reti ed in particolare dalla Rete Terme e Outdoor che abbraccia un centinaio di imprese nel settore turistico, le quali consentono di partecipare ad escursioni guidate, tour in e-bike, attività nei parchi avventura, nei campi da golf, esperienze all’aria aperta. Grazie al sito web e alle originali proposte dei tour operator, i visitatori possono costruire le loro esperienze e itinerari personalizzati.

VIRGOLETTATI
Pierangelo Romersi, direttore di Visit Emilia
«Visit Emilia si è preparata ad ospitare i turisti alla scoperta della natura e delle esperienze outdoor, coinvolgendo gli operatori più qualificati del territorio. Oggi li presentiamo unitamente ai progetti che vedono il territorio strutturato sull’offerta turistica del Grande Fiume e dei Cammini storici. I visitatori, grazie alle proposte sul sito web, possono rivolgersi direttamente ai tour operator oppure costruire esperienze ed itinerari personalizzati».

Lisa Manfredini, Unione Bassa Reggiana
«La chiave di volta per lo sviluppo turistico è mettersi insieme e lavorare in modo condiviso. La gestione nell’Unione Bassa Reggiana e lo sviluppo dei progetti legati al Grande Fiume danno l’idea di un territorio diverso, che consente di immaginare il Po come destinazione. I turisti, con diversi mezzi di trasporto, possono vivere il territorio: a piedi, in bici, in macchina o con la navigazione. Punti in cui si può arrivare in treno in modo sostenibile».
Luca Bruschi, Comune di Fidenza (PR) e Associazione Europea Vie Francigene
«Oggi i cammini sono una grande realtà e un’opportunità per scoprire in maniera autentica e lenta il territorio dal punto di vista culturale e turistico, senza dimenticare l’aspetto spirituale (fanno recuperare il tempo per riflettere per incontrare) e l’aspetto gastronomico. Siamo nel pieno del turismo esperienziale, nella condivisione dal virtuale al reale. Ci portano a vivere sensazioni degli antichi viandanti e sono viaggi che spesso rimangono per tutta la vita».

Josep Ejarque, FTourism
«Lo sforzo comune e non scontato degli operatori turistici di lavorare insieme e di cooperare permetterà di ottenere risultati tangibili a breve tempo con un incremento di arrivi di turisti. Oggi il turista cerca l’esperienza e in questo modo quello che Visit Emilia propone. Fiume Po e Cammini sono due temi validi, perché natura e outdoor hanno moltiplicato la domanda. L’ Emilia si afferma come destinazione dello slow tourism e dell’outdoor».