Curia costretta a pubblicare le FAQ sul sito

Diocesi Reggio

In seguito al clamore suscitato dalla lettera del vescovo Morandi sulla impossibilità di candidarsi – anche per catechisti, lettori, accoliti e ministri straordinari dell’Eucarestia – alle prossime elezioni, la Curia vescovile ha ritenuto opportuno pubblicare sul sito della Diocesi addirittura una serie di FAQ (Frequently Asked Questions, ovvero domande poste frequentemente) per meglio chiarire il concetto espresso dal vescovo e i tanti dubbi dei fedeli.

1) I Cattolici devono continuare ad impegnarsi in prima persona nelle competizioni politiche?
Sì, certamente. Occorre però avere presente la distinzione dei ruoli e dei servizi resi nella comunità ecclesiale da quelli nell’ambito civile.
Papa Francesco ha scritto: “la politica, tanto denigrata, è una vocazione altissima, è una delle forme più preziose di carità, perché cerca il bene comune” (Evangelii Gaudium, 174).

2) Perché l’Arcivescovo è intervenuto sul tema delle elezioni politiche?
Ha inteso ricordare che quanti stanno svolgendo servizi nella Chiesa si impegnino in ciò in modo esclusivo.
È poi essenziale che le attività tipiche della comunità cristiana (culto, catechesi, carità e misericordia) non siano confuse con attività di promozione partitica.

3) Dunque catechisti, lettori, accoliti e ministri straordinari dell’Eucarestia, qualora intendano candidarsi in vista delle elezioni politiche, dovranno sospendere il proprio servizio?
Sì. In questo modo si eviteranno contrapposizione e tensioni frutto dell’appartenenza all’uno o all’altro degli schieramenti.

4) Come affrontare casi dubbi?
Se la persona vorrà candidarsi sarà quantomeno inopportuno che mantenga i ruoli in parrocchia. Questo indirizzo deve essere mediato dal parroco, in un dialogo, non quale ordine impartito dall’alto.

5) Ciò vale anche per i diaconi?
Certamente. Il diritto canonico prevede espressamente per i chierici: “Non abbiano parte attiva nei partiti politici e nella direzione di associazioni sindacali (…)” (Can. 287 §2).

6) È possibile accogliere in chiesa o negli ambienti parrocchiali, nonché loro pertinenze, incontri o dibattiti in vista delle elezioni?
No. Tale ambienti devono restare luoghi deputati al culto, alla catechesi e alla carità.

Dalla curia vescovile



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