A Mosca sono circa le 6 del mattino quando Vladimir Putin annuncia in tv l’attacco all’Ucraina. “Un’operazione militare per proteggere il Donbass”, dice il presidente russo, che chiede all’esercito di Kiev di “consegnare le armi e andare a casa, affermando che i piani di Mosca non includono l’occupazione del Paese ma la sua smilitarizzazione e denazificazione. Un’ulteriore espansione della Nato e il suo uso del territorio ucraino sono inaccettabili, mentre gli Stati Uniti rifiutano di trattare sulle nostre richieste di sicurezza”. All’annuncio dell’azione militare il presidente russo Putin ha minacciato senza mezzi termini “coloro che potrebbero essere tentati di intervenire” a fianco di Kiev. “Ora alcune parole importanti, molto importanti per coloro che potrebbero essere tentati di intervenire dall’esterno negli eventi in corso”, ha detto Putin. “Chiunque tenti di interferire con noi, e ancor di più di creare minacce al nostro Paese, al nostro popolo, dovrebbe sapere che la risposta della Russia sarà immediata e porterà a conseguenze come non sono state sperimentate nella storia. Siamo pronti per qualsiasi sviluppo di eventi. Tutte le decisioni necessarie al riguardo sono state prese. Spero di essere ascoltato”.
Subito si sono avvertite forti esplosioni nelle città ucraine a Odessa, Kharvik, Mariupol, Leopoli e nella capitale Kiev, dove i russi avrebbero tentato di prendere il controllo dell’aeroporto.
Bloccata la navigazione nel mare d’Azov, Il ministero della difesa russo annuncia: “Annientate le difese aeree” ucraine, Kiev fa sapere di avere abbattuto cinque aerei e un elicottero russi. Forze russe sarebbero entrate in Ucraina anche da Bielorussia e Crimea. Il presidente bielorusso Lukashenko ha convocato i capi delle forze armate.
Almeno sette persone sono morte e altre nove sono rimaste ferite a causa dei bombardamenti russi in Ucraina.
Il comando militare ucraino ha affermato che i russi hanno colpito un ospedale a Vuhledar, nella regione di Donetsk. Il bilancio è di 4 morti e 10 feriti, tra cui 6 medici. Lo riporta il Guardian. L’Ucraina ha affermato che la Russia ha effettuato 203 attacchi dall’inizio della giornata in quasi l’intero territorio.
Draghi. “Il Governo italiano condanna l’attacco della Russia all’Ucraina. È ingiustificato e ingiustificabile. L’Italia è vicina al popolo e alle istituzioni ucraine in questo momento drammatico. Siamo al lavoro con gli alleati europei e della NATO per rispondere immediatamente, con unità e determinazione”. Lo dichiara il presidente del Consiglio Mario Draghi che per ora ha congelato il suo incontro con Putin e che oggi dovrebbe volare a Bruxelles.
Alle ore 10 a Palazzo Chigi è stata convocata una riunione del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica. Intanto tutti i gruppi parlamentari chiedono che il premier Mario Draghi venga a riferire su quanto sta accadendo in Ucraina, possibilmente oggi stesso. Secondo fonti interne alla Camera il Presidente Fico si sta attivando per una data utile per la presenza del presidente del consiglio compatibilmente con gli impegni del momento e quelli internazionali.
Di Maio. “L’operazione militare russa è una gravissima e ingiustificata aggressione, non provocata, ai danni dell’Ucraina, che l’Italia condanna con fermezza. Una violazione del diritto internazionale. L’Italia è al fianco del popolo ucraino, insieme ai partner ue e atlantici”. Lo twitta il ministro degli esteri Luigi di Maio.
Gentiloni. “L’attacco russo non ha alcuna giustificazione. La responsabilità è del Cremlino che risponderà delle conseguenze di questo atto di guerra. In queste ore difficili l’Europa è vicina all’Ucraina”. Così il presidente della Commissione Affari economici Paolo Gentiloni.
Letta. “L’Italia deve condannare senza ambiguità l’attacco all’ Ucraina e, insieme agli alleati, reagire a questa sfida senza precedenti ai principi di libertà e democrazia in Europa. I comodi terzismi son stati spenti dalle bombe di Putin; ora è o di qua o di là”. Lo dice il segretario del Pd, Enrico Letta.
Salvini. La Lega condanna con fermezza ogni aggressione militare, l’auspicio è l’immediato stop alle violenze. Sostegno a Draghi per una risposta comune degli alleati”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.
Renzi. “Inaccettabile l’attacco russo in Ucraina. Un pensiero alle vittime di questa assurda guerra e alle famiglie che stanno piangendo i propri cari. L’Italia sia come sempre al fianco di Europa e Stati Uniti in nome della libertà e dei valori”. Lo scrive su twitter Matteo Renzi.
Meloni. “Inaccettabile attacco bellico su grande scala della Russia di Putin contro l’Ucraina. L’Europa ripiomba in un passato che speravamo di non rivivere più. È il tempo delle scelte di campo. L’Occidente e la comunità internazionale siano uniti nel mettere in campo ogni utile misura a sostegno di Kiev e del rispetto del diritto internazionale”, scirve via Facebook la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni sull’invasione russa in Ucraina.
Calenda. “La guerra torna in Europa. L’Occidente deve essere compatto. Altrimenti si sbriciolerà. In Italia nessuna manovra parlamentare dei partiti di maggioranza contro il governo Draghi deve essere più tollerata. E chi gioca a fare il filorusso vada all’opposizione ora”. Lo dice su twitter il leader di Azione Carlo Calenda.
Brunetta. “Le drammatiche notizie che ci giungono dall’Ucraina impongono a tutti noi di assumere una posizione ferma e unitaria contro l’attacco russo. Un attacco ingiustificato e ingiustificabile, come lo ha definito il presidente Draghi. La risposta dell’Italia con gli alleati europei e della Nato sarà compatta e immediata. Siamo vicini al popolo ucraino in queste ore di sgomento e sofferenza”. Lo sottolinea Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione.
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Stato di abbandono? Io direi più atti di vandalismo...
Sono sempre più vergognosi senza un briciolo di pudore ,superpagati per scaldare le poltrone e non per risolvere i problemi reali della gente !
La sinistra vuole solo governare non pensa le cose importanti per gli italiani anche se non è in grado di farl: pur di avere voti […]