Il giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Parma Sara Micucci ha prosciolto il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, che era accusato di abuso d’ufficio per le nomine di alcuni dirigenti comunali relative al suo secondo mandato come primo cittadino della città ducale: il direttore generale Marco Giorgio, il portavoce Marcello Frigeri e il capo di gabinetto Francesco Cirillo. Il gup, tuttavia, ha deciso per il non luogo a procedere.
All’attenzione degli inquirenti era finita una e-mail, risalente a una data precedente al bando per la nomina delle tre figure, nella quale Pizzarotti indicava la volontà di continuare a lavorare con i tre dirigenti, già peraltro in forza nell’organico comunale nella precedente legislatura.
Il sindaco si era difeso parlando di gesto di trasparenza, visto che le tre nomine in questione non sono frutto di un concorso ma di una scelta per titoli a totale discrezionalità proprio del sindaco. Per Pizzarotti si tratta del terzo proscioglimento dopo quello per il caso della società di trasformazione urbana Stu Pasubio e quello relativo all’alluvione del torrente Baganza.
Dopo la decisione del gup Pizzarotti ha commentato così il proscioglimento: “Oggi per la giustizia italiana è caduta la quinta accusa nei miei confronti. Per il tribunale di Parma, ancora una volta, il fatto non sussiste. In 7 anni da sindaco sono stato accusato di abuso d’ufficio (due volte), disastro colposo e turbativa d’asta. Tutte cadute. Non ho altro da aggiungere, se non che ho sempre creduto alla giustizia come a un pilastro dello stato di diritto. Ora avanti, il mio impegno continua con ancora più motivazione e passione”.
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