Delitto stazione. Sindaco: gli alberi potati

Prefettura RE stazione

Spaccio a cielo aperto, risse continue, tassisti aggrediti e, l’altra notte, anche un povero ragazzino appena diciottenne ucciso a coltellate. Di fronte a questo desolante, ma soprattutto drammatico quadro in cui da tempo versa la stazione storica di Reggio, il sindaco Vecchi questa mattina in Prefettura – nell’austera sede del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza (per altro per la prima volta presieduto dal nuovo prefetto Maria Rita Cocciufa)  – ha risposto snocciolando i tanti interventi effettuati dal Comune per “migliorare la vivibilità del quartiere, anche dal punto di vista del decoro urbano”, tra cui perfino la… potatura degli alberi.

E’ quanto si evince dal comunicato-stampa diffuso dalla Prefettura al termine della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza al quale ha preso parte anche il procuratore capo Calogero Gaetano Paci, oltre al sindaco Luca Vecchi, al presidente della Provincia Giorgio Zanni, al questore Giuseppe Ferrari, al comandante provinciale dei carabinieri Andrea Milani, quello della guardia di finanza Filippo Ivan Bixio e il comandante della polizia locale Stefano Poma.

L’incontro, convocato lunedì scorso per fare un quadro generale dell’ordine pubblico della provincia, si è concentrato in particolare sulla situazione della sicurezza nell’area della stazione storica, anche alla luce dell’omicidio commesso ieri. Sul punto, il questore ha illustrato le attività e i risultati conseguiti grazie all’ingente dispiegamento di forze di polizia disposto a partire dall’inizio del mese di maggio, che prevede la presenza fissa a rotazione di polizia di stato, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale nella zona. Il sindaco ha poi riferito degli interventi per migliorare la vivibilità delle aree in questione anche dal punto di vista del decoro urbano: oltre al potenziamento dell’illuminazione e del sistema di videosorveglianza, si è provveduto alla potatura degli alberi e, con apposite ordinanze, si è disposta la limitazione alla vendita di alcolici e la chiusura del passaggio pedonale retrostante al bar Marconi, il cosiddetto “budello”.

È però emersa la necessità intervenire anche all’interno della stazione, rendendola effettivamente inaccessibile durante le ore notturne. Inoltre, è stata sottolineata l’esigenza di profilare analiticamente i soggetti problematici, in modo da coinvolgere i servizi socio-sanitari della Ausl e i servizi sociali del Comune, specie per quanto riguarda i minori stranieri non accompagnati. Nei prossimi giorni verrà quindi convocata un’apposita riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica allargata alla partecipazione di RFI, Trenitalia e FER, per esaminare le misure strutturali da adottare dentro la stazione, oltre che della Polizia ferroviaria, per valutarne un maggiore impiego. Verrà comunque prorogato il presidio costante delle forze di polizia per tutto il mese di giugno e verranno attivati ulteriori servizi di vigilanza e controllo dell’area della stazione.

Sul lungo periodo, invece, la problematica verrà affrontata in modo organico, interessando anche altre amministrazioni, il privato sociale ed eventualmente la società civile: «dato che quasi la totalità dei soggetti critici sono richiedenti asilo e minori stranieri non accompagnati – ha evidenziato il prefetto Cocciufa – occorre coinvolgere anche i Servizi sociali e i gestori dei servizi di accoglienza, specie delle comunità per minori. Oltre che in Comitato, quindi, la questione sarà esaminata in Consiglio territoriale per l’immigrazione, l’apposito organo istituito in seno alla Prefettura per analizzare ad ampio spettro i riflessi del fenomeno migratorio e per prevenirne l’impatto su situazioni di ordine pubblico come quella della stazione».



C'è 1 Commento

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  1. Campani Gian Pietro

    In questi “tavoli” si rappresentano situazioni che non corrispondono alla realtà, ma di che parlano!?


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