Dopo due mesi – maggio e giugno – di flessione rispetto al 2021, nella seconda metà dell’anno torna a crescere il numero dei nuovi contratti di lavoro che saranno attivati in provincia di Reggio. Secondo i dati del sistema informativo Excelsior, analizzati dall’ufficio studi della Camera di commercio reggiana, nel trimestre luglio-settembre 2022 è previsto infatti un aumento del 6,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un numero di ingressi (12.080) che si attesta a livelli largamente superiori a quelli pre-Covid.
Il dato riferito al corrente mese di luglio evidenzia già un incremento del 2% rispetto allo stesso mese del 2021, e i 4.060 nuovi contratti rappresentano un aumento del 23,4% rispetto al luglio del 2019, l’ultimo anno prima dell’arrivo della pandemia di nuovo coronavirus.
Come già avvenuto a giugno, a luglio è il settore dei servizi (che si prevede possa assorbire il 61% di tutte le nuove entrate mensili) a fare la parte del leone, con 2.500 nuovi contratti (+3,7% rispetto allo stesso mese del 2021): di questi 1.110 nel comparto dei servizi alle imprese (+26,1%), 420 nel commercio (+13,5%) e altrettanti nei servizi alle persone (+20%). Pur rimanendo a un buon livello (550), invece, dopo i rilevanti aumenti dei mesi scorsi sono in sensibile calo i nuovi contratti nel turismo (-32% rispetto al luglio 2021): settore che con ogni probabilità, potendo contare su una situazione meno incerta rispetto allo scorso anno, ha anticipato i nuovi ingressi, scontando in parte anche alcune difficicoltà nel trovare il personale necessario.
Per il settore industriale i nuovi contratti previsti in attivazione entro la fine di luglio sono 1.570, lo 0,6% in meno rispetto allo stesso mese dell’anno scorso: la maggior parte si concentrerà nell’industria manifatturiera e nelle public utilities (1.350 unità, lo stesso valore del luglio 2021) e nelle costruzioni (220 nuovi ingressi, solo 10 in meno rispetto allo stesso mese dell’anno precedente).
Considerando la tipologia contrattuale, nel 22% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel restante 78% dei casi saranno a termine (contratto a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).
Complessivamente nel 50% dei casi le imprese hanno messo in conto di incontrare difficoltà nel reperire i profili professionali desiderati: tra le figure più ricercate nell’ambito dirigenziale e con elevata specializzazione tecnica si segnalano farmacisti, biologi e altri specialisti in scienze della vita (difficoltà di reperimento nel 77,3% dei casi), specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche (65%) e specialisti in scienze economiche e gestionali d’impresa (60,7%).
Per quanto riguarda invece gli impiegati e le professioni commerciali e dei servizi, sono richiesti in particolar modo gli operatori dell’assistenza sociale, in istituzioni o domiciliari (di difficile reperimento nel 60% dei casi) e cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici (59,8%). Tra le altre figure professionali di difficile reperimento spiccano gli operai specializzati e i conduttori di impianti (i profili più ricercati), gli operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione di edifici e i conduttori di mezzi di trasporto.
I nuovi ingressi nel mondo del lavoro reggiano interesseranno per quasi il 35% giovani con età inferiore ai 30 anni. Un dato che rimane comunque costante è quello relativo all’esperienza professionale specifica o nello stesso settore, che viene richiesta al 59% del totale delle nuove persone assunte.
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Concordo
La minuscola Libreria del Teatro .... enorme baluardo.
Esiste sul filo rosso che ha attraversato Reggio Emilia il docufilm di Fasanella Pannone "Il sol dell'avvenire", ad ogni modo condoglianze alla famiglia.