In Italia scende ancora l’indice Rt: ora è a 1,01

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L’ultima riunione in ordine di tempo della cabina di regia tra Ministero della salute, Istituto superiore di sanità e Regioni ha certificato una nuova discesa (la quarta consecutiva) dell’indice Rt relativo all’epidemia di nuovo coronavirus in Italia, confermando una tendenza al ribasso in atto già dall’inizio del mese di agosto.

Il valore dell’indice di trasmissibilità dell’infezione da virus Sars-Cov-2, secondo i numeri del ministero e della Protezione civile, dopo essere sceso la scorsa settimana a quota 1,10 è ulteriormente calato anche nei giorni successivi, attestandosi oggi a 1,01 (range 0,93-1,12): un valore ormai vicinissimo e praticamente coincidente alla soglia epidemica (Rt = 1), che separa una situazione di epidemia in avanzamento (Rt maggiore di 1) da una situazione di epidemia in regressione (Rt inferiore a 1).

Di segno diverso, invece, l’incidenza settimanale, cresciuta – seppur di poco – da 74 a 77 nuovi casi di contagio ogni 100mila abitanti, un valore che resta in ogni caso ancora al di sopra della soglia limite di 50 nuovi casi ogni 100.000 abitanti che consentirebbe un miglior controllo della trasmissione del virus grazie al contenimento (ovvero l’identificazione dei casi e il tracciamento dei relativi contatti).

Il monitoraggio settimanale ha evidenziato anche una lieve diminuzione del cosiddetto “Rt ospedaliero”, ovvero l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (in area medica Covid o in terapia intensiva): in questo caso il valore è sceso da 1,08 a 1,04.

Per quanto riguarda il quadro delle regioni e delle province autonome, infine, sono diminuite quelle attualmente classificate a rischio moderato: erano 18 nel bollettino precedente, sono diventate 10 questa settimana – mentre gli altri 11 territori sono classificati a rischio basso.