In Emilia-Romagna ticket sanitario azzerato fino al 2026 per chi è coinvolto in crisi aziendali

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La Regione Emilia-Romagna ha rinnovato l’esenzione dal pagamento delle prestazioni ambulatoriali per le persone che hanno perso il posto di lavoro o che si trovano sospesi dal lavoro in quanto coinvolti in crisi aziendali; l’esenzione si estende anche ai familiari a carico. Con lo stesso provvedimento viene garantita anche la distribuzione gratuita dei farmaci in fascia C, inseriti nei prontuari aziendali, alle famiglie indigenti individuate dai servizi sociali.

Le misure, deliberate dalla giunta regionale emiliano-romagnola, entreranno in vigore dal prossimo 15 settembre e resteranno valide fino al 31 agosto del 2026, con una copertura complessiva di 225.000 euro l’anno a carico del bilancio regionale.

In particolare l’esenzione è destinata a chi, a partire dal primo gennaio del 2015, ha perso involontariamente il lavoro a tempo indeterminato o ha cessato un’attività autonoma con partita Iva senza aver poi trovato una nuova occupazione stabile; a chi risulta sospeso dal lavoro e beneficia di ammortizzatori sociali ordinari, straordinari o in deroga; ai familiari fiscalmente a carico di persone che rientrano nelle precedenti situazioni.

“Abbiamo voluto dare continuità a un impegno che va oltre l’assistenza sanitaria”, hanno sottolineato gli assessori regionali alle politiche per la salute Massimo Fabi e al lavoro Giovanni Paglia: “Garantire cure gratuite a chi ha perso il lavoro o vive l’incertezza di un futuro occupazionale è un segnale tangibile di vicinanza verso chi si trova in una fase difficile della propria vita professionale e personale. La sanità pubblica e universalistica che difendiamo si fonda proprio sulla capacità di garantire il diritto di cura a chi è più esposto”.

Per ottenere l’esenzione è necessario essere cittadini residenti in un comune dell’Emilia-Romagna, avere un’attestazione Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) pari o inferiore a 15.000 euro ed essere privi o sospesi dal lavoro.

La persona richiedente deve aver perso involontariamente il lavoro dipendente a tempo indeterminato non intermittente dopo il primo gennaio 2015, oppure aver cessato un’attività di lavoro autonomo esercitata tramite partita Iva; inoltre, non deve mai essersi rioccupata, dopo la perdita dell’impiego, con un altro lavoro dipendente a tempo indeterminato non intermittente o con attività di lavoro autonomo diversa dalle forme parasubordinate o occasionali.

Per ottenere l’esenzione, la persona in possesso dei requisiti deve autocertificare il diritto all’esenzione tramite Fascicolo sanitario elettronico (un’autocertificazione per ogni persona esente, compresi i familiari a carico). Una volta accolta la richiesta, l’esenzione garantisce la gratuità delle prestazioni specialistiche ambulatoriali e dei farmaci in distribuzione diretta compresi nei prontuari aziendali, fino al 31 agosto 2026.



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