In Emilia-Romagna attiva la piattaforma per la ricognizione dei danni delle gelate di marzo-aprile

gelate frutta mela

In Emilia-Romagna le gelate di questi ultimi giorni hanno colpito in maniera pesante frutteti e coltivazioni, rischiando di compromettere le raccolte estive.

Per questo motivo la Regione ha messo in campo diversi strumenti per sostenere le imprese che si trovano, per il terzo anno consecutivo, alle prese con una situazione climatica estremamente difficile, che si somma peraltro alle difficoltà legate all’emergenza pandemica: è già attiva una piattaforma online per raccogliere tutte le segnalazioni dei potenziali danni alle imprese agricole e permettere così una precisa ricognizione sul territorio.

Si è appena concluso, inoltre, il bando regionale che ha messo a disposizione delle imprese 4,2 milioni di euro di contributi per coprire fino al 70% dei costi per l’acquisto di materiali dedicati alla prevenzione dei danni causati dalle gelate primaverili. Le domande arrivate sono state 62, con una prevalenza di imprese della provincia di Ravenna. I fondi residui saranno destinati ad altri interventi per la prevenzione dei danni da brina; saranno inoltre garantiti dalla Regione altri 4 milioni per i sistemi antibrina con il Programma di sviluppo rurale 2021-2022.

“Siamo molto preoccupati per i danni delle gelate dovute al cambiamento climatico, che genera fenomeni meteo devastanti sempre più frequenti”, ha commentato l’assessore regionale all’agricoltura Alessio Mammi: “Tre anni consecutivi di gelate colpiscono duramente la frutticoltura, in difficoltà già da tempo. Dobbiamo aiutare il sistema ortofrutticolo a resistere attraverso investimenti, ricerca e sostegno promozionale”.

“Chiederemo ancora al governo – ha anticipato l’assessore Mammi – la deroga al decreto legislativo 102 e ci stiamo confrontando sulla proposta di riparto fatta dal Ministero delle politiche agricole per rendere subito disponibili i 20 milioni ottenuti nel corso del 2020 sempre sul decreto 102 (sostegni alle imprese nelle emergenze e nei rischi) e metterli a disposizione delle imprese agricole, tenendo conto di chi ha avuto effettivamente i danni, con la stessa procedura che è stata applicata per i danni da cimice asiatica”.

“Chiediamo inoltre al governo – ha aggiunto Mammi – la disponibilità dei 70 milioni che erano stati stanziati per le calamità del 2019 e 2020 grazie alla legge di stabilità. La Regione ha presentato al Ministero il progetto di rilancio concreto e dettagliato per il comparto ortofrutta in sei assi strategici. Ho chiesto personalmente in queste ore al ministro Patuanelli di convocare il tavolo nazionale dell’ortofrutta, chiedendo di lavorare subito sul miglioramento delle condizioni assicurative, per incentivare le aziende ad assicurarsi”.

Inoltre, ha concluso l’assessore Mammi, “bisogna che il Ministero ci aiuti a trovare soluzioni sul tema del costo del lavoro, che andrebbe ridotto fortemente nei territori che da tempo subiscono danni enormi derivanti da fitopatie e cambiamenti climatici, come già accade in alcune parti del paese. È indispensabile utilizzare le risorse del Recovery Fund per il comparto ortofrutta, dalla logistica all’innovazione per le aziende, con sistemi di protezione anche dalle gelate. Abbiamo bisogno di difendere e sostenere le buone produzioni della nostra terra, insieme al reddito dei nostri agricoltori. La Regione è al loro fianco”.