Martedì 27 ottobre l’assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha approvato all’unanimità un progetto di legge che prevede un sostegno finanziario per le edicole, con un contributo di cui potrà beneficiare ciascuna rivendita fisica di giornali e riviste situata sul territorio emiliano-romagnolo.
La proposta della giunta Bonaccini, di cui si è fatto carico l’assessore al bilancio Paolo Calvano, prevede un plafond complessivo di 500mila euro da parte della Regione, con un limite pari a un massimo di mille euro per ciascuna edicola: l’ammontare esatto sarà legato al numero di esercenti che ne faranno richiesta.
Il provvedimento è legato al “bonus edicole” messo in campo dal governo, per il quale i soggetti interessati potranno fare richiesta entro il 31 ottobre. Il contributo regionale è integrativo rispetto a quello nazionale: per semplificare e sburocratizzare l’iter, inoltre, a ricevere il bonus regionale sarà solo chi ha già avanzato la richiesta per quello statale, eliminando così il rischio di una doppia procedura.
“Le edicole hanno rappresentato un elemento essenziale nelle tenuta dell’informazione e per lo svolgimento di servizi durante il lockdown”, ha spiegato in aula la relatrice di maggioranza Stefania Bondavalli (lista Bonaccini): “Per accelerare la procedura ci si è inseriti all’interno della manovra nazionale, senza la doppia iscrizione per ottenere il bonus. Il nostro è un segnale di attenzione verso chi ha tenuto aperta la propria attività in un momento difficile come quello della pandemia. Una cifra a fondo perduto che non era prevista e non è cosa da poco”.
Critico, invece, il relatore di minoranza della legge, il leghista Gabriele Delmonte: “Le edicole riceveranno il bonus solo se richiederanno il bonus statale entro pochi giorni, perché la scadenza è la fine del mese. A fronte di 1.329 edicole, tutte quelle che ci sono in Emilia-Romagna, abbiamo stanziato mille euro a testa, cifra che ogni rivendita otterrà se a farne richiesta sarà solo il 37%: se fosse questa la percentuale, però, sarebbe un fallimento. Se davvero si vorrà dare mille euro a ciascuno, dovremo elevare il budget a un milione di euro. Votiamo a favore del contributo perché, seppur esiguo, è comunque una misura di sostegno finanziario”.
Secondo Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia) “ci si è dimenticati degli edicolanti più fragili, ma vedo che l’ordine del giorno della maggioranza va a rimediare agli errori della giunta e recupera tutte le nostre perplessità. Anche per le prossime volte, invitiamo l’esecutivo regionale ad ascoltare di più le opposizioni”. Sulla stessa lunghezza d’onda Marco Mastacchi (Rete Civica), che aveva presentato un emendamento in commissione per alzare il contributo alle edicole situate nelle zone periferiche, “ma prendo atto che si sono sanate le mancanze”.
Per la consigliera del Pd Manuela Rontini “le edicole faticano sempre più ad andare avanti con la sola vendita dei giornali e quindi si è ragionato, come succede già a Modena e Cesena, sulla possibilità di stampare o permettere il ritiro dei certificati”.
Proposta che era stata avanzata in commissione anche da Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle), che ha presentato un ordine del giorno firmato anche da Rontini e Bondavalli: “Non dobbiamo nascondere che il settore è in crisi da tempo. Questa legge può avere respiro più ampio, anche con una nuova progettazione, prevedendo il rilascio di certificati dei servizi anagrafici e facendo diventare le edicole punti di accesso delle pubbliche amministrazioni”.
Secondo Michele Facci (Lega) “si introduce un contributo che dovrebbe essere immediato: invece, legandolo alla manovra nazionale del governo, i tempi diventano quelli dello Stato. In più illudiamo gli edicolanti che possano prendere mille euro, invece si sarebbe dovuto dire loro che la somma è di 350 euro, pari ai 500mila euro divisi per il numero totale delle edicole presenti sul territorio. Però finalmente questa Regione concede qualcosa a fondo perduto”.
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peccato privarsi di cosi' tanta bellezza...lo Skyline di Cella non sara' mai piu' come prima.
Ma il Sindaco è la Giunta, non pensano a ridurre la spesa della complessa macchina comunale, lo stipendiopolo comunale è stato classificato come la maggior
Stato di abbandono? Io direi più atti di vandalismo...