In Emilia-Romagna al via nuova fase: terza dose del vaccino anti-Covid a ultraottantenni e ospiti di Cra/Rsa

sede vaccinazione anti Covid

Da lunedì 11 ottobre in Emilia-Romagna ha preso il via la somministrazione della terza dose di vaccino contro il nuovo coronavirus alle persone ultraottantenni e agli ospiti e ai lavoratori dei presidi residenziali per anziani (Cra ed Rsa), purché siano passati almeno sei mesi dall’ultima dose ricevuta.

Per queste categorie la possibilità di prenotare l’appuntamento per la vaccinazione è aperta dallo scorso 7 ottobre. Si tratta di una platea potenziale di circa 400.000 persone: gli over 80 ad aver completato il ciclo vaccinale primario sono stati infatti quasi 364.000, pari al 98% della popolazione di quella fascia d’età – dato che, secondo il report di inizio ottobre del governo, colloca l’Emilia-Romagna al primo posto in Italia come copertura vaccinale tra gli ultraottantenni.

A queste persone si aggiungono gli operatori di Cra e Rsa e gli ospiti delle strutture per anziani con meno di 80 anni, che in questa fase della campagna saranno vaccinati con la terza dose a prescindere dall’età.

“Con la somministrazione della terza dose prosegue la realizzazione del piano vaccinale, in piena sintonia e tempistica rispetto a quanto prevedono le indicazioni nazionali”, ha sottolineato l’assessore regionale alle politiche per la salute Raffaele Donini: “Rispettiamo come sempre le priorità indicate dal Ministero e dalla struttura commissariale, continuando a muoverci secondo il principio che ci ha sempre guidato: mettere in sicurezza tutti, a partire dalle persone più fragili. Dopo le persone trapiantate e immunocompromesse, a cui abbiamo già somministrato quasi novemila terze dosi, ora passiamo ad altre categorie: si tratta di un numero importante di persone, ma la nostra macchina vaccinale ha dimostrato in tutto questo 2021 di essere in grado di rispondere alle necessità”.

Sono le singole aziende sanitarie territoriali a stabilire le modalità di prenotazione tra quelle a disposizione: tra queste, ad esempio, la convocazione dei diretti interessati tramite sms, l’accesso diretto presso hub o centri vaccinali indicati, la prenotazione tramite i Cup (agli sportelli oppure online, con Cuptel o Cupweb).

Come già avvenuto per le prime dosi, per le persone in regime di assistenza domiciliare programmata o integrata, e in generale per i soggetti con difficoltà motorie che impediscano la deambulazione, le vaccinazioni saranno effettuate a domicilio e saranno programmate non appena saranno definiti gli accordi con i medici di medicina generale. Per quanto riguarda ospiti e operatori di Cra ed Rsa, invece, le aziende sanitarie definiranno il calendario delle sedute con l’ausilio dei medici di struttura.

Sempre seguendo le indicazioni regionali, la co-somministrazione dei vaccini contro l’influenza e contro il Covid-19 potrà essere presa in considerazione dalle Ausl anche prima della data di inizio della campagna antinfluenzale in Emilia-Romagna, fissata per il 25 ottobre, in base alle disponibilità dei vaccini in mano alle aziende sanitarie.

Nel caso di over 80 e ospiti/operatori delle strutture per anziani si parla di dose booster o di richiamo, che deve essere somministrata dopo almeno sei mesi dall’ultima dose ricevuta ed è destinata alle persone a maggior rischio di sviluppare una forma grave della malattia per condizioni pre-esistenti di fragilità (come i grandi anziani o i soggetti ricoverati nelle Rsa) e/o per livelli di esposizione al virus (come gli operatori socio-assistenziali).

La terza dose, in questi casi, è necessaria per mantenere nel tempo un adeguato livello di risposta immunitaria nell’individuo. Per la dose booster è previsto l’utilizzo di uno dei due vaccini a mRNA (Comirnaty di Pfizer-Biontech e Spikevax di Moderna), indipendentemente dal vaccino somministrato per il ciclo primario (Comirnaty, Spikevax, Vaxzevria di Astrazeneca o Janssen di Johnson&Johnson). Prossimamente la dose booster sarà offerta anche al personale sanitario, anche se le modalità devono ancora essere definite.

L’altra casistica di terza dose possibile è invece la cosiddetta “dose addizionale”, che deve essere somministrata dopo almeno 28 giorni dall’ultima dose ricevuta ed è destinata in via prioritaria alle persone trapiantate e immunocompromesse: come da indicazioni della struttura commissariale nazionale, la somministrazione delle terze dosi è iniziata lo scorso 20 settembre proprio da queste categorie di persone.